COLDIRETTI: AD UN’AGRICOLTURA IDENTITARIA SERVE UNA POLITICA COERENTE

8 marzo 2010 - "La sfida è scegliere tra un’agricoltura omologata o identitaria. Coldiretti ha già scelto. Ora anche la politica deve farlo, con coerenza".
Così Giorgio Piazza, presidente di Coldiretti Veneto, ha esordito oggi al primo degli incontri con i candidati alla presidenza della Regione del Veneto a cui ha partecipato Luca Zaia per il centrodestra.
Illustrando il documento programmatico, Piazza ha evidenziato i primati distintivi del settore agricolo, ma anche la scarsa risposta del bilancio regionale alle necessità reali delle imprese e l’urgenza di passare al rafforzamento della filiera agricola.
"Le oltre 83 mila imprese agricole che coltivano più di 820 mila ettari realizzando una produzione che sfiora i 5 miliardi di euro, non si aspettano solo sovvenzioni – ha precisato Piazza - ma delle leve per mantenere la competitività raggiunta.
Il livello di produttività è già molto alto – ha continuato – tanto da toccare i 6.000 euro per ettaro collocando così il Veneto ai vertici mondiali".
"Dunque il Veneto è già primo – ha parafrasato Piazza – come efficienza, sicurezza alimentare, sostenibilità ambientale, qualità e tipicità. Lo è anche per quanto riguarda la legislazione: è nata qui la legge del km zero, il provvedimento innovativo a livello nazionale per il riassetto dei consorzi di bonifica, un approccio urbanistico attento al paesaggio agrario e una norma organica in materia di occupazione e mercato.
Per i prossimi cinque anni di Governo, Coldiretti, mette le proposte per le quali il comparto è già pronto: l’avvio operativo della rete commerciale per la Vendita Diretta Organizzata (VDO) in collaborazione con i consorzi agrari, il potenziamento del ruolo sussidiario dei CAA (Centro Assistenza Agricola), il riconoscimento dei Confidi agricoli e, tra le urgenze, l’istituzione di una agenzia regionale per il controllo di tutti i flussi di alimenti provenienti dall’estero, prevenendo l’agro-pirateria.
Da considerare il binomio strategico "turismo e agricoltura" che fu intuizione dello stesso Zaia, in questi anni rafforzato, che necessita ora di un decisivo impulso.
"Ci sono tutti i presupposti per costruire una filiera firmata dagli agricoltori – ha concluso Piazza - in grado di trasferire i valori distintivi fino al consumatore. Un’operazione che veda gli agricoltori finalmente protagonisti attraverso tutti i canali distributivi: il loro reddito non deve essere sempre più marginale, ma una giusta retribuzione del lavoro".

Indice di produttività per azienda e per ettaro