SALVAN:”NUMERI E PRIMATI IDENTITARI DA TUTELARE”
“L’unica vera multinazionale è quella dei contadini, degli agricoltori veri, quel sistema produttivo che dà vita alla seconda agricoltura nazionale, quella veneta con quasi 8 mld di fatturato”. Ha esordito così Luca Zaia Governatore del Veneto presente al convegno di Coldiretti organizzato a Salgareda nella Tenuta Molon dal titolo “Veneto motore dell’agricoltura italiana: le sfide per il futuro” in programma dopo la parte assembleare che ha visto l’elezione del nuovo presidente regionale Carlo Salvan. Un incontro pubblico moderato dalla giornalista Gaia Padovan che ha incalzato sul palco anche il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini. Un dibattito a cui hanno assistito oltre duecento invitati, imprenditori agricoli provenienti da ogni provincia, rappresentanti istituzionali, dell’economia, autorità locali, consiglieri regionali, assessori, onorevoli, deputati e senatori.
Carlo Salvan, fresco di nomina, ha introdotto i lavori elencando i numeri dell’associazione agricola più rappresentativa con oltre il 50% delle imprese associate iscritte al registro delle Camere di Commercio. Una forza sociale che quotidianamente produce cibo e servizi per la collettività e risponde alle attese dei cittadini sulla domanda di sicurezza alimentare e ambientale. “ I primati fortemente identitari da tutelare, perchè sempre più vulnerabili, esposti alle minacce delle variazioni climatiche, delle specie aliene, delle epizozie, delle normative europee, della contraffazione” – ha spiegato Salvan.
“Il Veneto è una regione delle eccellenze sotto un punto di vista economico e produttivo in termini di numeri ma soprattutto nell’aver individuato come sfida strategica la valorizzazione delle proprie diversità e dei propri principi distintivi. Un grande lavoro fatto a contatto con cittadini e consumatori” – ha detto il presidente nazionale Ettore Prandini. Gli ha fatto eco Luca Zaia:”E’ l’agricoltura della sicurezza alimentare e della salubrità.
Coldiretti sta facendo un bel lavoro, è il materiale responsabile del progetto del km zero, della tipicità, ha saputo andare oltre l’attività sindacale ed è stata apripista indicando la via di quelli che sono i temi della sostenibilità, dell’identità produttiva, è l’alveo all’interno del quale ci piace stare considerato che questo Veneto con oltre 350 prodotti tipici è di fatto il porta bandiera di questa filosofia”.
“Le sfide del prossimo futuro saranno rivolte alla redditualità per le imprese, manca ancora in troppe filiere – ha concluso Prandini - Un rapporto proficuo con tutti i soggetti, quindi industria, cooperazione e distribuzione.
Un ulteriore sfida riguarda i mercati esteri: noi possiamo crescere in modo esponenziale. L’italian sounding vale più di 120 miliardi, noi ne esportiamo solo 60, a questo si aggiunge un interlocuzione forte con le istituzioni per far capire quali sono i bisogni delle nostre imprese sotto un punto di vista legato alla formazione, alla conoscenza dei mercati, ma anche a tutti i sistemi infrastrutturali”.
“C’è bisogno di essere in Europa – ha chiudo il neo presidente Salvan – negli organismi comunitari come pure nelle città e nei nostri paesi. Una presenza a tutto tondo persino nelle piazze e nei mercati per far comprendere il lavoro degli operatori agricoli e valorizzare le produzioni”-
Seguendo le ricette della tradizione popolare gli agrichef hanno portato in tavola i piatti della tradizione rurale: dall’antipasto al dolce: cibo di generazioni di veneti, come la polenta che può essere recuperata, i formaggi, glI insaccati e tanto altro.