4 settembre 2018 - Il sorpasso della Puglia sul Veneto, che secondo le previsioni di Assoenologi dovrebbe avvenire in termini di produzione di vino nel 2018 (11,9 milioni di ettolitri contro i 10,3) non preoccupa gli agricoltori del territorio regionale primi sostenitori della qualità viste le tante denominazioni e le raffinate tecniche di vinificazione. Gli esperti di settore assicurano che la vera sfida sarà poi sui mercati. “Pero ora impegnati nella vendemmia del riscatto – commentano i tecnici del servizio vitivinicolo di Coldiretti - che fa presumere un quantitativo del +22% rispetto alla scorsa annata, il primo consuntivo delle uve precoci ci permette di confermare il balzo in avanti. Concordiamo, dunque, con quanto valutato dall’associazione che riscontra un inizio del ciclo vegetativo avvenuto con un leggero ritardo poi recuperato grazie al positivo andamento meteorologico, tanto che la maturazione, è rientrata nella norma”. Favoriti dal tempo, con una buona l’escursione termica tra il giorno e la notte, il germogliamento ha avuto un decorso regolare ed omogeneo, grazie anche ai rari e di limitata entità fenomeni grandinigeni. La post-fioritura si è evoluta in modo quasi perfetto. Il mese di agosto è stato caratterizzato da un forte balzo con temperature che hanno superato stabilmente i 32-34°C fino alla metà del mese. Nel Veneto Centro Orientale, prima di Ferragosto, alcune perturbazioni atmosferiche hanno creato fenomeni di forte intensità che, però, non hanno determinato perdite significative. ”I viticoltori veneti hanno cominciato con Chardonnay e Pinot – spiegano i funzionari di Coldiretti - continuando in questi giorni con il Glera di pianura e collina e a seguire i rossi Merlot e Cabernet. Raboso Piave e il Veronese chiuderanno i lavori a fine ottobre. Da considerare anche i vitigni autoctoni come la Garganega e la Durella performanti e sempre più coltivati dai giovani imprenditori. Le recenti avversità climatiche che hanno segnato la Valpolicella, a primo avviso preoccupanti per i rossi blasonati di Verona, non hanno poi inciso sulla raccolta che entrerà nel vivo dalla prossima settimana”.