2 marzo 2015- In un periodo dove per baco si allude ad un attacco informatico, le donne di Coldiretti Veneto tornano a parlare del significato originale della parola. Baco, dunque, come baco da seta e quindi bachicoltura, attività diffusa su tutto il territorio regionale che ha fatto la fortuna di molte famiglie contadine. Dopo il blocco della produzione dovuto ad un principio attivo che faceva bene ai frutteti trentini ma non ai gelsi nostrani che davano le foglie ai ghiotti “cavalieri”, a distanza di quasi 50 anni, si può finalmente annunciare la rinascita della via della seta in Veneto. I bachi dopo mezzo secolo hanno ripreso a filare e per assistere a questo miracolo dal vivo ed approfondire i tanti temi legati a questa pratica che sta appassionando i giovani agricoltori, Donne Impresa ha organizzato un convegno per VENERDI’ 6 MARZO ALLE ORE 15.00 nell’EX FILANDA MOTTA a Campocroce di Mogliano Veneto in provincia di Treviso. Approfittando di questi esempi di architettura industriale che hanno fatto la storia grazie soprattutto al contributo femminile, le coltivatrici di Coldiretti hanno riunito gli esperti del settore collegandoli tra loro attraverso il filo della bellezza: elemento che accomuna l’equilibrio naturale, il paesaggio, la riscoperta di un mestiere, l’arte e la campagna. “Rispondiamo ad una richiesta impellente di materia prima di qualità. In questo senso abbiamo sollecitazioni dall’industria tessile e dai laboratori artigianali – spiega Franca Castellani presidente delle agricoltrici di Coldiretti Veneto – Donne Impresa raccoglie questa ennesima sfida non con spirito nostalgico ma con rinnovato entusiasmo. In questo progetto, che mettiamo a disposizione delle altre categorie professionali, delle scuole, delle istituzioni c’è tutta la forza dei contenuti e una sicura prospettiva occupazionale”.
Al tavolo, dopo l’introduzione ai lavori di Pietro Piccioni direttore di Coldiretti Veneto, siederanno Giorgio Piazza presidente regionale di Coldiretti, Silvia Cappellozza responsabile Cra sezione di Padova, Bruno Barel docente di diritto pubblico, Giampietro Zonta orafo artigiano, Tiziana Martire presidente della cooperativa sociale “Cantiere della Provvidenza”. Interverrà Serena Pellegrino prima firmataria della modifica costituzionale per riconoscere la bellezza al 1° articolo della Costituzione e Clodovaldo Ruffato presidente del Consiglio Veneto che patrocina l’evento, sostenuto, inoltre, da FriulAdria Credit Agricole. I lavori saranno moderati dalla giornalista Laura Simeoni.
Con l’occasione saranno esposti e illustrati da Massimiliano De Marchi e Ilario Tartaglia strumenti ed attrezzi senza età impiegati nella gelsibachicoltura e nelle filande. Si potranno poi ammirare in controluce le opere della collezione privata del Maestro Lucio Andrich artista poliedrico che ha disegnato e ricamato migliaia di pezzi di seta ora custodite dal nipote nella “fattoria museo” di Torcello.
2 Marzo 2015
TORNA LA BACHICOLTURA IN VENETO. CONVEGNO DELLE DONNE DI COLDIRETTI SULLA RINASCITA DELLA VIA DELLA SETA