21 giugno 2012 - Il settore agricolo ed agroalimentare rappresenta per il settore creditizio un universo da 43,5 miliardi di euro impiegati ma il credit crunch ha colpito anche i campi dove sei imprese agricole su dieci hanno difficoltà ad accedere al credito, con il costo del denaro in agricoltura che ha raggiunto il 6 per cento e risulta superiore del 30 per cento a quello medio del settore industriale.
E’ la riflessione di Coldiretti Veneto che domani interverrà alla presentazione del “Primo Rapporto su agricoltura e agroindustria a Nord Est” in programma alla Corte Benedettina a Legnaro e organizzato da FriulAdria con Fondazione Nord Est.
Le imprese agricole in generale non stanno attraversando certamente un buon periodo ciò nonostante la vitalità del comparto veneto dimostra numeri positivi in controtendenza con gli altri settori.
Lo ha capito anche l’Unione Europea – continua Coldiretti - che ha assegnato ulteriori 65 milioni di finanziamento per la competitività aprendo cosi la possibilità di innovazione ad altre 700 imprenditori. Queste nuove risorse sono ossigeno per gli imprenditori in quanto, a fronte di 33 milioni disponibili, le richieste nell’ultimo bando di marzo del Programma di Sviluppo Rurale avevano superato i 70 milioni di euro.
Un comparto dinamico che merita una politica d’avanguardia – commenta Coldiretti - capace di tradurre in integrazione al reddito anche i servizi per l’ambiente, la tutela del territorio e il supporto alla collettività in termini di sicurezza alimentare e qualità della vita.
Elementi che sembrano immateriali ma che grazie ad una realtà oltre 70 mila imprese valgono il podio per una regione che conta 5 miliardi di produzione lorda vendibile e garantisce occupazione a 60 mila addetti.