Più bietole, più zucchero, più energia e più fertilizzante: queste le parole chiave che accompagnano il nuovo piano di filiera della bieticoltura per il 2023, illustrato ai produttori della nostra provincia in un incontro tra Coprob e Coldiretti Padova nello stabilimento di Pontelongo. E’ stato il presidente di Coprob - Italia Zuccheri Claudio Gallerani ad illustrare agli agricoltori padovani le novità della prossima stagione, a partire da alcune riflessioni.

“La nostra cooperativa da sessanta anni è al fianco dei produttori di barbabietole e oggi più che mai vuole essere vicina ai bieticoltori facendo tutto il possibile in termini di sostegno tecnico ed economico per le aziende agricole. Abbiamo cercato di andare incontro al bieticoltore con la massima semplificazione dei prezzi e con pagamenti certi e programmati. Abbiamo da poco terminato le riunioni tecniche durante le quali abbiamo condiviso i dati produttivi della sessantesima campagna bieticola, pesantemente segnata dalla siccità, ma che comunque ha dimostrato la resilienza della barbabietola”.

Il presidente di Coprob ha poi affrontato la questione prezzi: “Alla luce di un prezzo spot dello zucchero sopra i 1.000 €/ton, il Consiglio di Amministrazione, dopo aver deliberato un aumento del prezzo bietole di 2 €/ton lo scorso 6 luglio, il 3 novembre ha previsto per le bietole 2022 il saldo entro la fine dell’anno e un ristorno di 4 €/ton per i Soci (il 70% per i conferenti come previsto dall’accordo interprofessionale 2022).

L’attuale alto prezzo dello zucchero ci consente di aumentare il prezzo bietole 2023 del 33% rispetto al 2022 e arrivare a un prezzo di parte industriale di 48 €/ton a 16° di polarizzazione, comprensivo delle polpe valorizzate per chi le ritira a 5 €/ton. A questo prezzo si aggiungono poi gli aiuti accoppiati per le bietole pari a 20 milioni di euro che, divisi per i previsti 28.000 ettari coltivati, corrispondono a circa 714 €/Ha cioè 12 €/ton che portano il prezzo bietola 2023 a 60 €/ton.

Per chi aderisce poi alla certificazione SQNPI per la bietola e non è in lotta integrata regionale, COPROB riconosce un premio di 100 €/Ha pari a circa 2 €/ton che porta il prezzo complessivo a 62 €/ton. Inoltre le Regioni dovrebbero intervenire con un 1 €/ton in regime de minimis portando le bietole SQNPI complessivamente a 63 €/ton per il 2023.

Per la bietola biologica il prezzo industriale di partenza è di 70 €/ton che con gli aiuti accoppiati (20 €/ton) raggiunge complessivamente 90 €/ton. Gli incassi programmati prevedono acconti, comprensivi delle polpe, che passano dal 50% al 60% con pagamento il mese successivo alla consegna e saldo a fine anno. Al fine di promuovere la coltivazione della bietola la programmazione triennale, che rimane gradita e che vale 3 €/ton, solo per il 2023 è ricompresa per tutti nel prezzo bietole”.

Sulle prospettive future Gallerani ha anzitutto sottolineato che “il grande lavoro fatto in questi anni in termini di valorizzazione del nostro zucchero 100% italiano (che è arrivato a totalizzare un +20% rispetto al prezzo medio di mercato), ha fatto aumentare le richieste e noi dobbiamo rispondere arrivando a seminare 30.000 ettari per la saturazione produttiva delle nostre due fabbriche e certificando entro un paio d’anni tutto il nostro zucchero SQNPI o bio per dargli maggiore tracciabilità, distintività e valore.

Abbiamo puntato inoltre sulla semplificazione della coltivazione grazie ad una genetica più resistente e più produttiva, ma anche fertilizzazione e protezione mirate, con una particolare attenzione all’irrigazione, sopratutto nelle annate siccitose come questa.

Oltre all’indiscutibile importanza della bietola in rotazione che garantisce il miglioramento della produzione complessiva dell’azienda agricola, la differenziazione dei carichi di lavoro e dei rischi aziendali, la filiera bieticolo saccarifera ha costruito in questi anni un grande progetto di economia circolare che valorizzando tutti i coprodotti (polpe, melasso e calci). Vogliamo infatti rispondere alla necessità aumentare la produzione di biometano attraverso la riconversione, a partire dal 2023, dei nostri tre impianti di biogas a cui si aggiungono ulteriori iniziative che stiamo valutando con CGBI. Continua inoltre lo sviluppo dell’utilizzo delle calci come ammendante dei nostri terreni in particolare attraverso Energeo, un fertilizzante prodotto in collaborazione con Timac partendo proprio dalle nostre calci, ottimo attivatore della fertilità dei suoli e con prezzi agevolati per i bieticoltori. E’ stato avviato uno studio per l’installazione di un impianto di produzione del fertilizzante proprio nello stabilimento di Pontelongo.

Sul fronte energetico, così caldo in questi ultimi mesi, siamo intervenuti ancora nel 2021, bloccando il prezzo del gas metano fino al 2023, garantendoci così un risparmio milionario sui consumi energetici dei nostri stabilimenti.

La coltivazione della bietola è quindi una buona opportunità per aziende agricole. Il prezzo è buono e garantito, i pagamenti sono certi, pertanto va programmata subito la coltivazione per cogliere tutte le opportunità offerte dalla filiera”, ha concluso il presidente Gallerani.