27 febbraio 2015 - Coldiretti Veneto riconosce l’ennesimo tassello che si aggiunge a quanto già fatto dal Consiglio e dalla Giunta del Veneto sulla sburocratizzazione del settore. Coldiretti fa riferimento all’ultima delibera sostenuta dal Governatore Luca Zaia tramite i funzionari della Direzione Agroambiente che hanno seguito da vicino tutto l’iter nel processo di valorizzazione del ruolo di sussidiarietà dei Centri di Assistenza Agricola. I Caa sono sportelli diffusi su tutto il territorio e creati ad hoc per migliorare il rapporto tra cittadino e amministrazione pubblica per diminuire il peso burocratico. Un percorso cominciato già nel 2010 con apposita legge regionale che ha dato il via al primo step: la certificazione on line di imprenditore agricolo professionale. Poi a seguire la gestione delle pratiche relative all’iscrizione delle aziende all’albo delle fattorie didattiche e sociali, nel caso di agriturismo semplicemente incrociando i dati la verifica per il riconoscimento dell’attività avviene in tempi brevissimi. Lungaggini ridotte anche per l’accesso ai finanziamenti del Programma di Sviluppo Rurale e per le concessioni ai fini dell’edificabilità. Un’accelerazione che ha coinvolto anche il comparto vitivinicolo per il quale l’ultimo provvedimento adottato nella scorsa seduta prevede un ulteriore salto di qualità: da una media, oggi, di 7 giorni lavorativi nelle risposte a domande di estirpo o di reimpianto di vigneti, grazie alla sinergia tra Caa e Avepa i tempi potranno ridursi ulteriormente. “Non siamo ancora al traguardo – commenta Coldiretti – ma registriamo il giusto approccio culturale nelle istituzioni. La strada è ancora lunga per ottimizzare i costi a carico della collettività e rendere più efficace la macchina pubblica. Liberare dalle “scartoffie” le imprese è uno degli obiettivi di Coldiretti per il rilancio della competitività dell’agroalimentare
27 Febbraio 2015
SEMPLIFICAZIONE IN AGRICOLTURA. COLDIRETTI VENETO, LIBERARE DALLE “SCARTOFFIE” LE IMPRESE PER DARE COMPETITIVITA’ AL SETTORE. DALLE ISTITUZIONI REGIONALI IL GIUSTO APPROCCIO