27 maggio 2014 - Approvata dalla Giunta del Veneto la delibera proposta da Coldiretti che impegna le istituzioni a sostenere le richieste dell’organizzazione agricola per l’innalzamento del contenuto di succo di frutta nelle bibite analcoliche vendute con il nome di ‘frutta a succo’. L’iniziativa presentata dall’Assessore regionale all’Agricoltura, Franco Manzato è volta ad intraprendere un percorso utile e condiviso per far sì che il Parlamento approvi l’emendamento al fine di rendere effettivo l’aumento della percentuale minima di presenza di frutta dal 12% al 20%. A tal proposito era già intervenuto il collega dell’Ambiente, Maurizio Conte che aveva predisposto una mozione ad hoc rivolta proprio al Governo regionale affinchè si facesse carico dell’istanza sollecitando un intervento coordinato. Il plauso di Coldiretti va nella direzione di chi sta sostenendo questa operazione di sensibilità che riconosce il lavoro degli agricoltori che dalle piante raccolgono frutti veri e non surrogati o polverine per ingrassare solo gli interessi di chi non ha a cuore il “Made in Italy”. “In un momento di grave crisi per il nostro Paese, il settore agroalimentare può rappresentare una leva per lo sviluppo economico – spiega il presidente Giorgio Piazza – i benefici conseguenti a questa scelta - continua - sono il miglioramento della qualità dell’alimentazione e la riduzione delle spese sanitarie dovute alle malattie causate dall’obesità”. Coldiretti ricorda che ad ora si sono schierati la Provincia di Treviso e sul territorio più di 27 comuni. Primi tra tutti le amministrazioni comunali di Roverchiara nel veronese con Alonte e Lonigo nel vicentino.