8 novembre 2011 - Superato l’empasse con la Corte Costituzionale, l’accordo quadro sugli espropri della Pedemontana Veneta è stato firmato oggi a Mestre nella sede di Veneto Strade dalle tre organizzazioni agricole Coldiretti, Cia e Confagricoltura e dalla Regione Veneto rappresentata dall’Assessore alla mobilità Renato Chisso insieme al Commissario delegato Silvano Vernizzi.
La questione interessa le proprietà lungo l’asse che collega l’A27 Venezia – Belluno tra Conegliano e Treviso con l’A4 dopo Vicenza Ovest, interessando la zona altamente edificata ed industrializzata dell’Alta Pianura Veneta. Il tracciato è lungo 94 Km, di cui 43 in trincea, 36 in rilevato, 14 in galleria e 1 su viadotto. Gli svincoli (caselli), sono 17.
In verità si tratta di un aggiornamento del protocollo in quanto l’intesa era già stata raggiunta nel marzo 2010, ma dopo la sentenza dei giudici costituzionali che avevano dichiarato l’illegittimità del valore agricolo medio (VAM) quale criterio per determinare l’indennità è stato necessario perfezionare il testo.
In assenza di provvedimenti legislativi nazionali che indicassero le vie procedurali corrette, grazie al lavoro di concertazione tra i soggetti coinvolti e l’Avvocatura dello Stato, in poco tempo si è giunti allo studio di nuovi parametri che saranno in grado di riconoscere in modo equo gli imprenditori coinvolti nella sottrazione di terreno e aziende lungo l’arteria autostradale veneta friulana.
Gli espropri interessano 7,8 milioni di metri quadrati (3,6 in provincia di Treviso e 4,2 in provincia di Vicenza). Le ditte coinvolte sono 2.843 (1.377 a Treviso e 1.466 a Vicenza) mentre i comuni attraversati sono in totale 36 (14 a Treviso e 22 a Vicenza).
“Un esempio di lavoro concertativo – conclude Coldiretti - che ha prodotto la prima e unica soluzione del genere in Italia. Mettiamo a disposizione delle altre regioni questo tipo di approccio risolutivo frutto della collaborazione tra amministrazione pubblica e parti sociali nell’interesse dell’intera collettività”.