24 giugno 2019 - "Dopo l'educazione civica anche quella alimentare può rientrare nell'orario scolastico". E' stato detto oggi a Mestre all'Università Ca' Foscari durante il focus di Coldiretti Veneto sulla dieta mediterranea organizzato dai movimenti Giovani e Donne Impresa con Federpensionati. Sull'importanza della corretta alimentazione a cominciare dai più piccoli hanno convenuto i relatori intervenuti: Stefania Maggi, presidente della Fondazione Dieta Mediterranea e dirigente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Roberto Volpe medico ricercatore dello stesso ente, Maria Teresa Nardi responsabile del servizio di dietetica e nutrizione clinica Iov di Padova. Ognuno nel suo ruolo è riuscito ad approfondire il tema della salute sotto vari aspetti: quello delle mode, dei falsi miti, delle nuove malattie, dell’importanza dell’attività fisica. Il Veneto, terra di campioni sportivi, della forte tradizione contadina, di un patrimonio agroalimentare ai vertici del Made in Italy, fa i conti con un grande numero di casi di obesità già in età giovanile. Nella regione forte di una legge, la prima in Italia, cosiddetta del km zero, promossa da Coldiretti e sostenuta dai cittadini, pur senza decreti applicativi dalla sua approvazione, il consenso della ristorazione collettiva e di quella privata è sempre alto. Lo testimoniano i menù adottati con criteri stagionali e con prodotti di origine locale in molti ristoranti e negli ospedali. Anche i distributori automatici sono riforniti di merendine come lo snack delle Dolomiti e il Kodinzon, specialità delle cooperative di Belluno.
La buona volontà dei promotori del Forum Interregionale giunto alla terza edizione, però non basta. Gianluca Fregolent della Direzione Agroalimentare della Regione Veneto ha evidenziato le numerose possibilità di diffusione che con un sistema coordinato si possono conseguire dalle iniziative ministeriali fino ai bandi del Programma di Sviluppo Rurale. Nonostante i numeri realizzati dal progetto di educazione alla Campagna Amica: 10mila alunni, 360 classi e 150 istituti, le azioni formative, didattiche, nei mercati con le tutor della spesa o nelle fattorie per insegnare la tipicità, il cibo giusto, anche attraverso il gioco, c'è ancora molto da fare – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Veneto Pietro Piccioni. L'obiettivo è raddoppiare, triplicare i numeri con il supporto del Ministero dell'Istruzione che può prevedere tra le materie da studiare anche l'educazione alimentare. "Su questo scatta ora il prossimo impegno" - ha concluso il Presidente nazionale dei Senior Giorgio Grenzi applaudito da una platea di 250 imprenditori arrivati da ogni provincia all'ateneo di Via Torino e salutati alla fine dal Presidente di Coldiretti Venezia Andrea Colla.