Milioni di italiani in viaggio tra colli, borghi e campagne venete per celebrare i sapori d’autunno

Tartufi dei Colli Berici, castagne del Grappa e dei Lessini, funghi del Cansiglio, ma anche radicchio, zucche e mele tipiche delle campagne venete: l’autunno entra nel vivo e porta con sé un’ondata di iniziative che celebrano le eccellenze agroalimentari del territorio. Secondo un’analisi Coldiretti Veneto diffusa in occasione del ponte di Ognissanti e del 2 novembre, sono attese migliaia di presenze alle sagre e feste contadine che animano in queste settimane i centri storici e le aree rurali della regione.

Tra i protagonisti delle tavole autunnali, il tartufo veneto conquista sempre più estimatori, con raccolte nei boschi dei Colli Berici ed Euganei che, grazie alle piogge di fine estate, hanno regalato buone quantit ottima qualità del prodotto. La tradizione della “cerca e cavatura del tartufo”, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale immateriale dell’umanità, è una pratica che anche in Veneto contribuisce a valorizzare l’entroterra collinare, sostenendo anche il turismo rurale e la ristorazione locale.

Non mancano poi le sagre dedicate alla castagna, come quelle di San Zeno di Montagna e Combai, che ogni anno attirano migliaia di visitatori. Le castagne venete, apprezzate per il gusto dolce e la qualità, sono un vero e proprio superfood naturale: senza glutine, ricche di fibre, sali minerali e polifenoli, rappresentano un alleato per la salute e una risorsa importante per le aree montane della regione.

Accanto ai frutti del bosco, il radicchio veneto – in tutte le sue varianti IGP, dal rosso di Treviso al variegato di Castelfranco – fa da protagonista nelle tavole autunnali e nelle feste di campagna. A completare il paniere stagionale ci sono le zucche di Chioggia e di Marostica, usate in zuppe, gnocchi e dolci, e le mele veronesi e bellunesi, che trovano spazio nei mercatini e negli agriturismi legati al circuito Campagna Amica.

Le sagre autunnali – sottolinea Coldiretti Veneto – non sono solo un momento di festa, ma anche un’occasione per promuovere la stagionalità e la provenienza Made in Italy dei prodotti, sostenendo agricoltori, ristoratori e artigiani locali. È importante che gli eventi mantengano un legame autentico con le produzioni del territorio, valorizzando la filiera corta e la biodiversità agricola regionale.

“Le feste popolari che animano il Veneto in questo periodo rappresentano un patrimonio culturale e gastronomico straordinario” – afferma Coldiretti Veneto – “e contribuiscono a far conoscere ai visitatori il valore delle nostre campagne, tra gusto, tradizione e sostenibilità”.