29 febbraio 2016 - Se fino a poco tempo fa l’abbattimento delle nutrie era di competenza delle province e in particolare dei comuni, cosi come stabilito dalla legge 116 del 2014, ora la questione è ritornata in carico alle Regioni con la legge 221 del 2015 (cosiddetto collegato ambientale). E’ dunque l’amministrazione regionale deputata ad intervenire con provvedimenti da affidare agli uffici provinciali. Nonostante due normative che mischiano le responsabilità sono sempre i Sindaci i primi ad essere chiamati a deliberare ad hoc di fronte a casi di emergenza quali rischio idraulico, problemi igienico sanitari, o per le esigenze straordinarie circa la proliferazione della specie nociva.
Per avere in tempi brevi una soluzione alla questione è necessario sapere presto “chi deve fare cosa”. Coldiretti è fiduciosa che il governo regionale delineerà il quadro legislativo per liberare il territorio veneto dalla presenza di questo roditore mentre sarà compito delle province e dei comuni applicare le disposizioni previste.
Al fine di semplificare le procedure, Coldiretti ha proposto di inserire nel progetto di legge relativo al contenimento e ai danni da fauna selvatica anche un articolo specifico inerente l’eradicazione della nutria. “Ciò – commenta il presidente Martino Cerantola - consentirebbe di avere un testo unico che codifica chiaramente i comportamenti da adottare su una materia cosi complessa per la quale il rischio di perdere la bussola è alto”.