17 settembre 2018 - Nei prossimi mesi Coldiretti realizzerà in Veneto alcune iniziative di incoming, in collaborazione e grazie ai finanziamenti delle C.C.I.A.A. di Padova e Treviso-Belluno (a cui si accoderà anche la sede di Venezia-Rovigo).
Venti qualificati buyer provenienti dai mercati europei più promettenti per il comparto vinicolo (Svezia, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Estonia e Lettonia) incontreranno i produttori interessati in tre diversi momenti provinciali.
Le imprese agricole che ancora non hanno superato certi confini commerciali avranno quindi l’occasione di aprire nuovi mercati di sbocco entrando in contatto con operatori del canale horeca e catene distributive specializzate. Oltre al rinomato Prosecco, gli acquirenti stranieri potranno conoscere anche i vini della Denominazione Venezia (Lison Bianco, Tai, Malanotte, Raboso) e quelli dei Colli Euganei, in particolar modo i rossi dal taglio bordolese. L’occasione sarà anche utile per far recepire all’estero le opportunità eno-turistiche che il territorio offre.
Queste attività si inseriscono all’interno di un progetto pluriennale che Coldiretti Veneto ha avviato per sostenere l’export. Come confermano gli ultimi dati Istat relativi al secondo semestre 2018, il Nord-Est è l’area dove le esportazioni crescono di più (+3,8%), con il Veneto che gioca un ruolo chiave soprattutto all’interno dell’Unione Europea. Interessante sapere – continua Coldiretti – che tra le prime quindici province esportatrici ci sono Vicenza, Treviso, Verona e Padova. Protagonista assoluto è il settore agroalimentare che conferma la regione prima in Italia in termini di fatturato, con una quota di 6,6 miliardi di euro nel 2017 e una crescita del 37% negli ultimi cinque anni.