La transumanza di Bressanvido, valore culturale per la società
Al convegno Coldiretti la proposta della “Tratta dei Pagiusco”, prima “Via dei Pascoli” della legge Finco
Vicenza, 3 ottobre 2019. Potrebbe chiamarsi “Tratta dei Pagiusco", in onore della famiglia che la percorre da oltre vent'anni insieme a centinaia di capi, la prima “Via dei pascoli” prevista dal progetto di legge sulla transumanza firmato per primo dal consigliere regionale Nicola Finco ed in seguito da quasi tutti i capi gruppo consiliari. Questa la proposta lanciata ieri sera nella sala conferenze di Latterie Vicentine, durante il convegno di Coldiretti Vicenza sul tema “Transumanza tra rito e folklore. Celebrazione del patrimonio zootecnico e sviluppo turistico”, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Bressanvido.
“Quella che anche l'enciclopedia agraria definisce una pratica antica - ha spiegato Stefano Masini, Capo Area Ambiente e Territorio Coldiretti Nazionale – è, invece, una prassi moderna dal grande valore ecosostenibile, che esprime il benessere animale ed il grande rapporto tra uomo e territorio. L’usanza che si perde nel tempo rinnovandosi naturalmente, nasconde un potenziale economico, mediatico e turistico insospettabile”.
L’edizione 2019, la prima dopo l'uragano Vaia, ha richiamato migliaia di cittadini ponendo all'attenzione su questioni come lo spostamento dei bovini in un contesto di ricostruzione, sottolineando la strategicità del bestiame e dell’allevamento in un periodo dove tutto è virtuale, pure la bistecca di sintesi fatta in laboratorio.
Con il loro passaggio nei centri abitati, le mandrie segnano tragitti nuovi, vicino a quelli storici e davanti a folle di persone. Così facendo gli imprenditori agricoli dimostrano a tutta la società lo stato di salute dei numerosi bovini in viaggio verso le stalle di pianura e, contemporaneamente, confermano la sopravvivenza di un patrimonio zootecnico in via d’estinzione a causa degli attacchi degli animali selvatici.
Nei saluti iniziali del sindaco di Bressanvido, Luca Franzè insieme all'assessore al marketing territoriale Alessandro Scuccato, nella veste di moderatore della serata, c'era tutto l'orgoglio di un Comune che conserva un eredità preziosa, tramandata da generazioni. “Non solo documenti d'archivio - hanno detto entrambi - ma un forziere di sentimenti ed emozioni che i giovani devono cogliere in una nuova forma educativa”. I saluti del presidente di Latterie Vicentine, Alessandro Mocellin hanno anticipato l'introduzione ai lavori di Giustino Mezzalira, responsabile della Sezione agroforestale di Veneto Agricoltura, che ha fatto il quadro ambientale con particolare riguardo alla perdita di legname, al traffico di tir su strade improbabili ed alla destinazione estera di tonnellate di tronchi demaniali.
Nella testimonianza di Marino Pagiusco, protagonista con gli amici della Confraternita dei Transumanti, c'era tutto il senso della fatica e della soddisfazione finale, compresa la responsabilità di essere un allevatore.
In chiusura, l’invito di Martino Cerantola, presidente provinciale di Coldiretti Vicenza: “Ad ottobre 2020 intendiamo lanciare, in collaborazione con le agenzie turistiche, un pacchetto completo per accogliere i turisti, affinché possano vivere l’evento in modo organizzato, godendo della bellezza della campagna”.
A margine l’intervento di Rodeghiero Francesca che ha illustrato il volume e la mostra “Lana pecore pastori tra il monte e il piano” realizzato dall’Associazione Mondo Rurale di Marostica.