In tre anni più di mille le nuove aziende agricole in Veneto

L’agricoltura in Veneto tiene. Merito degli under 40 che decidono ancora di fare gli agricoltori non tanto per destino ma per scelta. I dati parlano chiaro su più di mille nuove aziende agricole in tutto il Veneto: una su cinque è trevigiana. E questo grazie soprattutto al Programma di Sviluppo Rurale, lo strumento più gettonato dai neo-imprenditori che offre misure di finanziamento ancora interessanti.
Purtroppo i fondi europei non sono sufficienti ad accontentare tutti quindi sono state accolte fino ad ora il 66% delle istanze presentate erogando oltre 75milioni di euro tra premio al primo insediamento e contributo sugli investimenti attivati.
In realtà la spesa totale promossa da queste aziende è pari al doppio il che testimonia una complessità di azioni di ristrutturazione delle imprese.
Chi si affaccia per la prima volta sulla campagna lo fa da preparato. Il 26% è diplomato in agraria, il 7% laureato in discipline agrarie e veterinarie. Dal prossimo anno, e già nell’attuale bando in corso, si terrà conto anche degli altri titoli di studio per il punteggio delle graduatorie.
Il IV concorso che si chiude il 28 febbraio prossimo, dispone ulteriori 24 milioni di euro. Secondo le stime consentirà ad altri 200 ragazzi di diventare imprenditore agricolo.
La maggior parte di loro segue l’indirizzo prevalente impostato dai genitori in fattoria. Nel trevigiano è ovvia la propensione alla vitivinicoltura che rappresenta l’ambito di intervento prevalente. La nuova generazione di agricoltori innova le cantine di famiglia con sistemi di imbottigliamento avanzati e spesso ricorre all’alta meccanizzazione per la cura dei vigneti.
Significativa la ricerca e l’innovazione applicata dai neo titolari d’azienda che pur mantenendo gli aspetti tradizionali legati al settore ne riscoprono i valori in chiave moderna: nell’enologia infatti cominciano a farsi notare sui mercati i vini da vitigni autoctoni: la Bianchetta, la Perera, il Grapariol, il Verdiso, il Raboso.
Notevoli sono i nuovi talenti che si impegnano nella produzione di energia da fonti rinnovabili e che attuano interventi per il risparmio idrico. Chi invece continua a lavorare nel lattiero caseario rivoluziona la stalla con impianti robotizzati e con lo stesso latte fa formaggi genuini.
"Linfa vitale per un’agricoltura che fa sistema – sottolinea Alberto Mantovanelli alla guida di Giovani Impresa Coldiretti. All’indomani della presentazione dei dati del settore primario elaborati da Veneto Agricoltura, l’agenzia della Regione Veneto che rivelano un 2010 caratterizzato da una significativa ripresa del valore della produzione (+ 7%) ma un trend negativo del numero di imprese agricole (77.500 unita' - 2,6%, nei primi nove mesi del 2010) questo quadro fa ben sperare.
Da tenere in considerazione l’aumento dell’8% del numero degli occupati registrato nei primi nove mesi del 2010 che se confermato nell’ultimo trimestre testimonia una ripresa dopo alcuni anni di preoccupante contrazione.