18 dicembre 2015 - "I giovani agricoltori sono a contatto con la verità della terra, sono coloro che danno continuità all’esperienza dei loro padri sperimentando nuovi scenari per l'agricoltura settore attraente anche per chi non ha radici prettamente agricole". Nelle parole del giornalista Dino Boffo intervenuto al forum dei pensionati di Coldiretti organizzato a Mestre per il secondo anno consecutivo c era tutta la convinzione di chi ha compreso il lavoro quotidiano degli imprenditori agricoli di qualsiasi eta'. A testimoniare quel quid che rende speciale la nuova generazione che ha scelto di investire il proprio futuro professionale in campagna: il vicentino Mirko Bressan e la trevigiana Marica Bortoletto entrambi under 30 e neo operatori agricoli sociali in quanto nella loro attivita' accolgono diversamente abili e persone ai margini della societa'. "Occuparsi di progetti per ridare dignita' gli uomini attraverso l’impegno nei processi produttivi che accomunano tutti, diversi o perfetti che siano, sono nel DNA della famiglia contadina" - ha detto Martino Cerantola presidente Coldiretti Veneto nel suo intervento di saluto davanti ad una platea di oltre un centinaio di over 65 in rappresentanza dei 70 mila associati. “Abbiamo dato un'impronta a questo modo di esercitare il wellfare definendola a tutti gli effetti ‘economia solidale’ materia che ancora non si impara a qualche corso di laurea ma che nel territorio rurale si pratica a volonta' a dispetto della crisi finanziaria degli inganni e imbrogli del mercato”.
Ulderico Bernardi sociologo del nord est ha parlato di Veneto come realtà agropolitana per dare la supremazia ad un modello di sviluppo sostenibile ancora possibile.
"Lo slancio e l’impegno - ha sottolineato Bernardi - vanno nella direzione giusta per costruire un presente fondato sui valori in cui la stabilità e' data dalla nostra conoscenza. Alle spalle dei mutamenti rapidissimi c’è la saggezza di cio' che e' stato".
"Coldiretti come realtà del mondo cattolico si è rinnovata e i pensionati hanno un momento specifico di gratificazione dato dalla trasmissione del sapere alla gioventu' - ha precisato Marino Bianchi leader della terza eta' Coldiretti - ad Expo abbiamo ricevuto un riconoscimento: il primato dell'agroalimentare e' qualcosa che non si può togliere dall’esperienza umana". Nel suo saluto di indirizzo l'assessore regionale alla cultura Cristiano Corazzari ha condiviso i principi della tutela del suolo e lo stop al consumo oltre che l'esaltazione del paesaggio quale espressione della bellezza regionale. Dello stesso avviso anche il consigliere regionale Giampietro Possamai che ha appoggiato le proposte emerse dal convegno.