ottobre 2014 - E’ ufficiale: la “birra Antoniana” è la prima a kmzero, almeno in Veneto, dove è nata la prima legge regionale che disciplina l’orientamento al consumo di prodotti locali. Nonostante non ci sia ancora una circolare applicativa i fan di questo stile di vita, perché di questo si tratta, sono in continuo aumento come le richieste rivolte alla commissione per essere “accreditati”.
E’ stato cosi anche per il Birrificio Antoniano di Villafranca Padovana che lunedì prossimo 13 ottobre alle ore 10.00 ospiterà in azienda a Ronchi di Villafranca Padovana (Viale delle Industrie, 26) ospiterà in azienda il gruppo degli specialisti del ‘kmzero’ (rappresentante di Federconsumatori, il presidente di Coldiretti Veneto, il dirigente dell’ente certificatore Csqua, il referente dei giornalisti enogastronomici, uno per l’Accademia della Cucina, oltre che i funzionari della Regione Veneto) che esaminata la documentazione dichiarerà questa realtà a tutti gli effetti idonea all’iscrizione, targandola ufficialmente e inserendola nella rete dei locali che hanno deciso di impiegare nella loto attività in prevalenza la produzione agroalimentare ‘a breve distanza’.
“Dubbi non ce ne sono” – sostiene Coldiretti Veneto, l’associazione che in pochi mesi raccolse 25mila firme per fare approvare una norma che orientasse il consumo dei prodotti di stagione e di provenienza regionale nelle mense collettive come nella ristorazione privata, anticipando già allora esigenze ancora attuali, come una corsia dedicata alla produzione locale nella Grande Distribuzione Organizzata.” La documentazione consegnata dai titolari – continua Coldiretti - attesta che l’orzo è padovano, il luppolo arriva dalla provincia di Venezia e che tutto il processo di trasformazione avviene integralmente in Veneto”.
Insieme al Birrificio Antoniano, i tecnici dovranno valutare l’istanza presentata dalla Macelleria Mattarollo di Paese, dal Ristorante Il Concerto di Silea entrambi trevigiani e dalla Gastronomia Da Carlo Alberto di San Giovanni Lupatoto (Vr). Il circuito composto da 73 locali e 22 panifici si potrebbe dunque arricchire di altri tre esercizi pronti a testimoniare con il loro lavoro e la loro scelta, scritta nero su bianco, che tutelare l’ambiente, salvaguardare il territorio, promuovendo qualità e tipicità a favore dei clienti è possibile: basta volerlo.
9 Ottobre 2014
LA BIRRA ANTONIANA E’ LA PRIMA A KMZERO