La prima pasta a "km zero" è tra le più gradite dai consumatori giapponesi
23 aprile 2010 - Certo chi non pratica la lingua dei samurai non può sapere quel che è scritto nell’articolo ma stando a quanto riporta dall’Oriente il corrispondente dell’unico pastificio certificato che usa grano duro tutto italiano, ovvero Jolly Sgambaro di Castello di Godego in provincia di Treviso, sembra proprio che le bavette prodotte in Veneto si siano piazzate al terzo posto nella classifica del gusto dei consumatori giapponesi.
Dunque la pasta Sgambaro è "ad alto gradimento" nipponico tanto che il popolo con gli occhi a mandorla la premia subito dopo due marche nazionali rinomate e famose.
Un riconoscimento di prestigio per il molino trevigiano che ha da poco sperimentato il mercato orientale e che ottiene il bronzo in pochi mesi di promozione.
"La notizia non può che farci piacere – spiega il Presidente Pierantonio Sgambaro – anche perché riconosce uno stile aziendale ben definito e una scelta imprenditoriale decisa che punta essenzialmente alla sicurezza alimentare tramite la garanzia della materia prima".
Soddisfazione a 360 gradi per l’azienda la quale ricorda che le confezioni portate a Shangay sono addirittura timbrate "a km zero" in quanto il grano duro è stato coltivato a nord est.
Considerato ormai l’industriale dal cuore agricolo, Pierantonio Sgambaro, da quasi dieci anni applica il modello della filiera corta siglando contratti direttamente con i produttori pugliesi. Grazie alla selezione di varietà autoctone seminate nelle campagne di Venezia, Rovigo e Ferrara l’imprenditore sta facendo conoscere un’insospettabile vocazione padana alla produzione di grano duro di alto livello qualitativo.
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