30 luglio 2019 - Le donne in agricoltura guidano la riscossa delle aziende agricole del Sud d'Italia e si confermano, con una media del 30%, la parte rosa del settore primario al Nord. E' quando rilevano i dati divulgati dall'Osservatorio dell'Imprenditoria Femminile di UnionCamere. Ospitalità e accoglienza, somministrazione di alimenti, produzione di servizi e assistenza sono i campi più gettonati dove le agricoltrici investono con la conduzione di agriturismi, fattorie didattiche e sociali oltre che nella produzione e trasformazione delle tipicità compresa la vendita diretta negli spacci aziendali e mercati di Campagna Amica.
"Una fotografia che coincide con la realtà regionale - commenta Chiara Bortolas responsabile di Donne Impresa Coldiretti Veneto - a queste figure si aggiungono pescatrici, ragazze pastore e malgare, mestieri riscoperti e ancora praticati dalle nuove generazioni". L'attenzione del Movimento guarda anche alla valorizzazione di questi profili professionali con studi e ricerche, valutazioni legislative, formazione ed iniziative promozionali.
A Roma, oggi in occasione del Coordinamento nazionale convocato dalla Responsabile Floriana Fanizza, lo stesso Presidente Ettore Prandini ha ricordato la presenza strategica di Donne Impresa nell'organigramma tanto da riconoscerla quale parte integrante della Giunta confederale. Il tema dell'alimentazione sana in famiglia e a scuola è al centro del programma di educazione promosso su tutto il territorio alla luce dei nuovi accordi internazionali, delle importazioni dall'estero e del proliferare del falso 'Made in Italy'. 'L'impegno di tutta l'Organizzazione è costante - commenta Chiara Bortolas - anche in questo periodo particolarmente con la petizione #stopciboanonimo per incidere a Bruxelles e dare respiro alla trasparenza dell'origine in etichetta e alla legalità nell'agroalimentare. A Settembre - conclude Chiara Bortolas - riprenderemo le attività con i corsi per qualificare nuovi 'Tutor della Spesa', incrementare le capacità di relazione con la società, senza dimenticare i pilastri della nostra azione: patrimonio Unesco per la transumanza e la rinascita dei boschi in montagna'.