“IL TALENTO FEMMINILE NON HA ETA’ NE’ BARRIERE GENERAZIONALI”
Seminario d’apertura con l’oncologa Gaya Spolveraro, la più giovane primaria d’Italia, e la manager Cristina Mollis martedì 24 settembre, dalle 9, Coldiretti Padova
Prende ufficialmente il via il progetto “Il tempo delle donne” - promosso dal Centro di Formazione di Coldiretti Impresa Verde Padova e sostenuto dalla Regione del Veneto nell’ambito del Fondo Sociale Europeo – che mira a promuovere il talento femminile come risorsa preziosa nell'Age Diversity Management. Creando un contesto lavorativo inclusivo, le aziende possono sfruttare appieno anche la ricchezza della diversità generazionale.
Per suggellare l’inizio del percorso formativo che coinvolge un partneriato di vario profilo come ordini professionali, enti privati e pubblici, associazioni e amministrazioni, tutte realtà con responsabilità al femminile, le imprenditrici agricole, cuore pulsante dell’iniziativa, hanno organizzato un seminario per MARTEDI’ 24 SETTEMBRE ALLE ORE 9.00 nella sede di COLDIRETTI PADOVA in via della Croce Rossa, 32 aperto ai profili professionali previsti dal corso di formazione.
Ospiti dell’evento l’oncologa Gaya Spolverato, la più giovane primaria d’Italia, e l’imprenditrice Cristina Mollis Ceo di The Okapi Network che saranno moderate da Valentina Galesso presidente regionale di Donne Coldiretti Veneto. L'incontro sarà introdotto da Cristina Vascon già dipendente di una multinazionale specializzata in risorse umane e ora titolare di un bio agriturismo ai piedi dei Colli Euganei.
“Con questa nuova sfida vogliamo creare una rete 'rosa' trasversale partendo proprio dalla realtà agricola che esprime esempi di imprenditrici determinanti nelle forme di aggregazione come agenzie, cooperative, associazioni - spiega Valentina Galesso, alla guida di 7mila agricoltrici di Coldiretti Veneto. - Le signore dell'agricoltura coinvolgono e trainano aziende che intercettano i bisogni della società con la vendita diretta, le fattorie solidali e didattiche, gli agriturismi. Sono amministratori delegati e dirigono imprese agricole con una buona consistenza di fatturato dai 25mila ai 50mila euro. Diplomate e laureate spesso hanno rinunciato ad una carriera sicura in ufficio per fare le pastore, malgare o praticare la pesca”.
Con 14mila aziende agricole a titolarità femminile - sottolinea Coldiretti - il Veneto è la quarta regione d’Italia per numero di imprenditrici agricole e la prima dell’arco settentrionale. A livello nazionale sono quasi duecentomila le capitane d’impresa che hanno scelto la campagna come prospettiva imprenditoriale. Il cuore dell’agricoltura rosa è in Sicilia, Puglia e Campania. Il risultato è che oltre un’azienda agricola italiana su quattro (28%) è oggi guidata da donne con una presenza che sta rivoluzionando il lavoro nei campi, dove sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all'agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle nuove contadine sono anche le attività sociali come le fattorie didattiche e gli agriasilo, ma anche l’importante impegno per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, vittime di violenze e soprusi. A livello veneto è Treviso a guidare la classifica delle sette province con oltre 3mila realtà, a seguire Verona e al terzo posto Padova. La capitale della pesca resta sempre Rovigo con centinaia di attività di acquacoltura.