23 ottobre 2015 - L’anniversario del più grande disastro ambientale causato dalla negligenza dell’uomo ha portato oltre cento pensionati di Coldiretti a Longarone. L’appuntamento è coinciso con la tradizionale giornata dedicata agli over 65 che quest’anno è stata celebrata in provincia di Belluno proprio nei giorni della triste ricorrenza. La coincidenza, inoltre, con l’alluvione in Campania, ennesimo esempio di avversità  atmosferica imprevedibile abbinata all’incuria del territorio è stata l’occasione per affrontare una riflessione generale sulla presenza responsabile dell’uomo per la conservazione del paesaggio.
Marino Bianchi presidente dell’associazione regionale, con un’esperienza pluriennale di amministratore di un consorzio di bonifica si è soffermato su questo precario equilibrio e su come la continua sottrazione di suolo agricolo determini degli alti costi sostenuti da tutta la collettività: in Italia ogni mese 7 persone perdono la vita a causa di dissesti idrogeologici – ha detto all’assemblea – e  800 milioni di euro all’anno vengono invece spesi per interventi di recupero, 1 miliardo di euro é stanziato dalla Protezione Civile. Se a questi costi si vanno poi ad aggiungere i valori non stimabili economicamente, come ad esempio quello paesaggistico, ci si rende conto di come sia ormai necessaria una maggiore sensibilità non solo umana ma anche nei provvedimenti legislativi”.
Nonostante l’età,  i 9mila anziani di Coldiretti si definiscono “diversamente giovani”, continuando l’impegno in azienda come supporto delle nuove generazioni che intraprendono l’attività di agricoltore. Spesso sono a fianco di nipoti o dei figli nelle scelte imprenditoriali e rappresentano un contributo concreto alle fatiche quotidiane oltre che come trasferimento di nozioni considerate ormai saggezza contadina. L’esercizio della memoria fa parte di questo tramandare – ha continuato Bianchi. Doveroso, dunque, da parte di tutti dedicare un momento di silenzio durante la visita alla diga guardando ciò che rimane del monte Toc rovinosamente franato. All’incontro hanno partecipato, oltre al segretario nazionale Danilo Elia, anche il neo presidente di Coldiretti Veneto Martino Cerantola e il direttore Pietro Piccioni.