22 Aprile 2021
GIORNATA TERRA: COLDIRETTI, COVID SPINGE SVOLTA GREEN. SPESA A KMZERO E RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE. IN VENETO LA PETIZIONE PER FERMARE IL PANNELLO SOLARE SU SUOLO AGRICOLO

 

GIORNATA TERRA: COLDIRETTI, COVID SPINGE SVOLTA GREEN. SPESA A KMZERO E RIDUZIONE IMPATTO AMBIENTALE

IN VENETO LA PETIZIONE PER FERMARE IL PANNELLO SOLARE SU SUOLO AGRICOLO

 

22 aprile 2021 - L’emergenza sanitaria ha fatto maturare una nuova consapevolezza riguardo all’importanza dei mercati di prossimità facilmente raggiungibili e sempre a portata di mano. Con una rete di cento postazioni nelle piazze centrali dei paesi, spacci aziendali e luoghi al coperto, Campagna Amica ha risposto da tempo alle esigenze dei cittadini consumatori che hanno scelto la spesa a chilometri zero praticando la scelta green con convinzione. Il Veneto prima Regione a legiferare sull’orientamento ai consumi e alla preferenza dei prodotti di origine regionale nelle mense collettive – commenta Coldiretti -  sostiene da tempo la crescita culturale in questo senso. Proprio in occasione della Giornata della Terra con il summit dei leader mondiali sul clima convocato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden diventano strategiche alcune abitudini virtuose: dall’acquisto di prodotti a minor impatto ambientale al taglio degli sprechi, dall’interesse per le energie rinnovabili al riciclo, dalla sharing economy alla mobilità più sostenibile.  L’appuntamento con l’Earth Day  quest’anno assume più significato a livello regionale, in quanto la sostenibilità ambientale e la salvaguardia del nostro pianeta dipendono soprattutto dalla tutela del territorio, dalla valorizzazione del paesaggio e dal rispetto dell’equilibrio naturale. Coldiretti Veneto con l’occasione lancia l’appello per sostenere la petizione promossa dal comitato civico Mamme Zero Consumo Suolo e appoggiata da Donne Impresa per fermare le installazioni di pannelli solari sui campi coltivati. I giovani agricoltori per primi insorti contro il progetto di oltre 50 ettari di moduli fotovoltaici previsti nel comune di Loreo in provincia di Rovigo hanno dato il via ad una mobilitazione che ha coinvolto non solo gli imprenditori agricoli di Coldiretti ma l’intera collettività. Dalla raccolta firme presso tutti gli uffici fino al concorso scuola organizzato in tutte le classi elementari del Veneto, grandi e piccini insieme alle loro famiglie stanno testimoniando la condivisione di una battaglia di buon senso che oltre a sottrarre terreni fertili alle nuove generazioni dell’agricoltura toglie pezzi di verde fruibili anche alla cittadinanza. Dal punto di vista legislativo – insiste Coldiretti Veneto – ci sono gli strumenti per impedire che il Veneto diventi un deposito di ferraglia che ancora non ha le modalità di smaltimento.  Un progetto di legge è depositato in Consiglio regionale e attende l’approvazione. La normativa definisce chiaramente le aree dove poter insediare i pannelli solari: sui tetti dei capannoni abbandonati, sulle cave dismesse e su zone già compromesse. Importanti – ricorda Coldiretti Veneto - gli atti amministrativi di alcuni comuni virtuosi. Il primo tra tutti Nogarole Rocca in provincia di Verona che ha bandito i pannelli solari dal perimetro comunale con una delibera già mesi fa. Stessa attenzione – dice Coldiretti Veneto – ha dimostrato recentemente il comune di Rovigo opponendosi ad una proposta di installazione. Si tratta di esempi che possono fare la differenza – conclude Coldiretti Veneto - augurandosi che tutti i Sindaci adottino simili provvedimenti difronte  a progetti mascherati come produzione di energia pulita ma che n realtà sono veri e propri business speculativi da parte di società straniere.

 

La pandemia spinge la svolta green nei comportamenti degli italiani con più di un abitante del Belpaese su quattro (27%) che acquista più prodotti sostenibili o ecofriendly rispetto a prima del Covid. E’ quanto afferma la Coldiretti in occasione della Giornata della Terra con il summit dei leader mondiali sul clima convocato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden. Dall’acquisto di prodotti a minor impatto ambientale al taglio degli sprechi, dall’interesse per le energie rinnovabili al riciclo, dalla sharing economy alla mobilità più sostenibile sono molti – sottolinea la Coldiretti – i segnali che indicano una crescente attenzione alla riduzione del consumo delle risorse del Pianeta.

 

Per migliorare la situazione ambientale secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’ il 59% degli italiani ritiene che siano necessari interventi radicali e urgentissimi sullo stile di vita. Non è un caso dunque che nell’anno della pandemia si sia verificato un aumento del 26% della spesa direttamente dal contadino con i mercati degli agricoltori di Campagna Amica che da nord a sud dell’Italia nell’anno dell’emergenza Covid sono diventati punti di riferimento della consapevolezza ambientale nel piatto insieme al boom del biologico. La spesa media nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica è così passata nel 2020 da 27 euro a 34 euro, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, arrivando a rappresentare oltre un terzo della spesa alimentare totale tra coloro che frequentano i farmers market. A spingere la spesa dall’agricoltore è soprattutto la possibilità di trovare prodotti stagionali, di qualità e a km zero con l’acquisto di prodotti locali che – spiega Coldiretti - taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali.

 

Circa 30 milioni di italiani fanno la spesa dal contadino almeno una volta al mese con anche un impatto sulla riduzione dello spreco alimentare perché – spiega la Coldiretti – i cibi in vendita sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. È stato calcolato infatti che – continua la Coldiretti – un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Argentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica e l’anguria brasiliana, che viaggia per oltre 9mila km, brucia 5,3 chili di petrolio e libera 16,5 chili di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei.

Un risultato reso possibile anche dal fatto che l’Italia è l’unico Paese al mondo che può contare su una unica rete organizzata che mette a disposizione delle famiglie circa 1200 mercati contadini a livello nazionale sia all’aperto che al chiuso con una varietà di prodotti che – spiega la Coldiretti – vanno dalla frutta alla verdura di stagione, dal pesce alla carne, dall’olio al vino, dal pane alla pizza, dai formaggi fino ai fiori.

Una tendenza confermata – continua la Coldiretti - anche dal record del biologico che ha toccato i 3,3 miliardi di euro di consumi nel 2020 con l’Italia che è il primo Paese europeo per numero di aziende agricole impegnate nel biologico dove sono saliti a ben a 80643 gli operatori coinvolti.

“Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale”, ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini che in Italia che sono diventati non solo luogo di consumo, ma anche momenti di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà”.

 

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