FOTOVOLTAICO A TERRA. COLDIRETTI VENETO SCRIVE AL PRESIDENTE LUCA ZAIA: “CON IL SI A LOREO SI APRE UN’AUTOSTRADA PER TUTTI”
Ai dirigenti della Regione una pec per chiedere chiarimenti sulle osservazioni e l’eventuale riconvocazione della Conferenza
7 aprile 2021 -I tempi stringono e la scadenza del 12 aprile è vicina. Quel giorno, infatti, la Regione del Veneto deve pronunciarsi definitivamente sull’impianto fotovoltaico a terra di Loreo in provincia di Rovigo. Il progetto in questione ha già avuto il via libera dalla conferenza dei servizi e attende, appunto, l’ultima autorizzazione. E’ questa la ragione per cui Coldiretti Veneto ha scritto al Presidente Luca Zaia al fine di chiedere un incontro chiarificatore sulla vicenda che sta interessando non solo gli operatori agricoli ma tutta l’opinione pubblica.
Non sappiamo quale fine abbiano fatto le nostre osservazioni, se sono state considerate all’interno della Conferenza dei Servizi e del comitato tecnico, non abbiamo avuto alcun riscontro. Per questo – informa Coldiretti Veneto - ci apprestiamo anche ad inviare ai dirigenti competenti della Regione Veneto una richiesta formale di chiarimento valutando anche una riconvocazione della Conferenza dei Servizi. Sarebbe necessario infatti un supplemento di tempo per rivalutare il progetto, nel rispetto dell’autonomia degli enti che si sono già espressi e tenendo conto anche delle osservazioni che Coldiretti ha presentato. Riflettere qualche giorno in più rispetto alla data prevista– commenta Coldiretti Veneto - potrebbe servire a prendere in considerazione i tanti aspetti problematici emersi. La preoccupazione è diffusa sul territorio e oggi anche chi ha dovuto esprimere un parere, come la stessa Sovraintendenza, ribadisce: “Siamo molto preoccupati dal proliferare di questi parchi”.
Quello di Loreo è un impianto – ricorda Coldiretti Veneto – di oltre 50 ettari di terreni coltivati, sono comunque in itinere altre installazioni di pannelli solari che interessano più di 200 ettari sparsi su territorio regionale, ma altri ne stanno arrivando. Con l’OK a Loreo si aprirà un’autostrada per il SI a tutti gli altri e da quanto sappiamo sono molte le province coinvolte. Una ferita per l’agricoltura, l’ambiente, il paesaggio e uno schiaffo morale alle imprese agricole che sui campi investono per coltivare o allevare in particolare i giovani costretti anche a rinunciare al loro sogno imprenditoriale per mancanza di terreni.
Coldiretti è convinta – scrive nella lettera inviata – che si debbano sviluppare energie rinnovabili, e sono tante le modalità per sostenere questo percorso virtuoso senza consumare suolo agricolo, ma sugli impianti fotovoltaici occorre procedere con l’utilizzo dei tetti. In caso di moduli solari a terra si devono individuare i siti degradati e dismessi. Le aree agricole vanno lasciate agli imprenditori per la realizzazione di micro impianti agrovoltaici in questo caso sono i produttori agricoli i protagonisti e non le grandi società camuffate dalla vocazione green per scopi da business energetico.
Coldiretti Veneto si appella alla sensibilità del Governatore sottolineando anche la documentazione redatta da esperti comprovante le motivazioni per impedire questo scempio ambientale. Purtroppo il dossier è stato ignorato agli uffici pubblici preposti e l’unica speranza – conclude Coldiretti – è riposta nelle mani di Luca Zaia.