Marino Bianchi (Federpensionati):”Essere parte operativa della società odierna, mettendo a disposizione tutta l’esperienza acquisita nel corso della propria vita professionale”.
28 settembre 2017 - Da tutto il Veneto, ospiti della Cantina Paladin di Annone Veneto in provincia di Venezia, gli over 65 di Coldiretti si sono riuniti oggi per dar vita al “Forum regionale dei senior”. Tema centrale dell’ incontro la nuova legge regionale sull’invecchiamento che, come ha sottolineato il Presidente Marino Bianchi, evidenzia nuovi modelli di integrazione socio-sanitaria rendendo gli anziani protagonisti della terza e quarta età. L’amministrazione pubblica considera di utilità collettiva le iniziative che puntano alla salvaguardia del territorio – ha continuato – e su questo possiamo portare l’esperienza della nostra progettualità in termini di formazione, cura e manutenzione del territorio, rispetto per la natura e i suoi ritmi e un convincente approccio sulla sana e corretta alimentazione. Federpensionati di Coldiretti, dunque, è pronta a mettere a disposizione la professionalità e le competenze che hanno portato l’Associazione a lavorare sulle reti sociali, sul volontariato, sul welfare di comunità su nuovi modi di abitare che superino l’individualismo dei singoli nuclei familiari e valorizzino l’effetto sociale e di sicurezza creato da servizi e spazi comuni. Il leader nazionale Giorgio Grenzi presente all’appuntamento, con Pietro Piccioni e Martino Cerantola rispettivamente direttore e presidente regionale, ha ricordato l’iniziativa organizzata a Milano che da domani 29 settembre fino a domenica 1° ottobre animerà il centro della città. “Si tratta di un vero e proprio villaggio dove tutti possono trovare un angolo verde – ha spiegato Grenzi - siamo orgogliosi di esserci e di credere nel grande progetto Coldiretti per la rinascita del made in Italy con la convinzione che questo processo debba progressivamente coinvolgere tutte le categorie e produzioni, per scongiurare che le nostre eccellenze non siano più nostre, ma cadano e rimangano per sempre in mani straniere. Dobbiamo difenderci da questa tendenza, che solo Coldiretti pare efficacemente contrastare, per dare un futuro all’economia italiana”