ATTIVI SUL TERRITORIO ANCHE CON GLI ORTI SOCIALI
I nonni, una risorsa per 4 famiglie su 10 (37%) perché si occupano dei nipoti e rappresentano un supporto economico contribuendo anche alle attività lavorative. Questo modello, tipico del welfare agricolo, si è diffuso in tutta la società. Lo evidenzia un'indagine online condotta da Coldiretti, diffusa in occasione della Festa dei Nonni del 2 ottobre.
Istituita dal Parlamento italiano nel 2005, la festa coinvolge circa 12 milioni di persone. Nelle famiglie con almeno un nonno, il contributo più comune riguarda la cura dei figli (60%), sostituendo le babysitter nell'accudire i bambini e accompagnarli a scuola o alle attività pomeridiane. Inoltre, il 32% dei nonni fornisce un sostegno diretto al bilancio familiare, mentre l’8% offre un aiuto lavorativo, soprattutto nelle attività artigianali e agricole.
La presenza degli “anziani attivi” è sempre più diffusa anche nei servizi alla comunità. In molti casi i pensionati agricoli sono d’aiuto come “nonni vigili” o “tutor del giardinaggio” negli orti sociali, didattici e nei progetti di agricoltura solidale che molte amministrazioni mettono a disposizione per la terza età. “In Veneto l’impegno dei 64mila iscritti a Coldiretti è costante – commenta Marino Bianchi presidente regionale di Federpensionati - proprio le campagne rappresentano da sempre un esempio di valorizzazione di questa figura strategica, modello di impresa familiare che esprime la vera forza dell’agricoltura globale. I nonni conservano le tradizioni alimentari e guidano i più giovani a scuola e in casa verso abitudini più salutari basate sui prodotti e sui tempi di quella Dieta mediterranea che ha fatto dell’Italia uno dei Paesi con il record di longevità. Importante in tale ottica è la legge sull’invecchiamento attivo che punta ad aumentare il benessere degli “over” e ridurre il ricorso alle strutture sanitarie, con una popolazione senior che ha raggiunto ormai il 25% di quella totale”.