Trekking tra le malghe, degustazioni in fattoria, cene nel vigneto, i turisti premiano il Veneto con la vacanza in campagna
In cerca di refrigerio in montagna, alla scoperta delle tipicità in collina, aperitivi al tramonto nelle vigne, ecco le formule tra le più gettonate dai turisti che scelgono l’agriturismo come destinazione per le vacanze estive 2024.
Secondo Coldiretti sono oltre mezzo milione gli italiani e gli stranieri che trascorreranno il Ferragosto in uno dei quasi 26mila agriturismi nazionali, tra pranzi, cene e pernottamenti, per una giornata all’insegna della buona tavola e della natura, secondo una stima di Terranostra Campagna Amica, l’associazione agrituristica della Coldiretti. La campagna si conferma dunque uno dei luoghi più scelti anche in occasione del 15 agosto, dopo essersi piazzata al secondo posto tra le mete preferite subito dopo il mare, davanti a montagna e città d’arte.
In Veneto, regione dei primati per l’agroalimentare e il turismo, la crescita dei percorsi alternativi e secondari sviluppati nell’entroterra, fuori dai circuiti classici è diventata rilevante. “Merito della presenza di oltre 1500 le aziende agrituristiche per la maggior parte situate in pianura, un terzo in collina e 250 in montagna – spiega Diego Scaramuzza presidente regionale di Terranostra Campagna Amica - La disponibilità è di 44,8 mila posti a tavola, 13mila posti letto, aggiungendo le 673 malghe danno rifugio anche agli animali assicurando il presidio del paesaggio e la conservazione della biodiversità agricola”.
Ma accanto alla ristorazione e all’alloggio gli agriturismi nazionali hanno aggiunto negli ultimi anni una vasta gamma di servizi puntando su un tipo di turismo esperienziale che va incontro ai nuovi gusti dei vacanzieri, dal pilates in vigna all’equitazione, dai corsi di cucina fino ai “cammini”, gli itinerari a cavallo, in biciletta o a piedi per andare alla scoperta di “tesori” nascosti
“Importante è anche la flessibilità nei confronti del crescente turismo itinerante dei camperisti con le strutture che in molti casi si sono attrezzate con l’offerta di alloggio e di pasti completi, ma anche di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente –conclude Diego Scaramuzza– solo all’acquisto dei prodotti aziendali”.