25 giugno 2012 - La costituzione del tavolo istituzionale per le fattorie sociali è un primo passo che riconosce il significativo contributo delle aziende agricole venete alla collettività e all’amministrazione pubblica.
Coldiretti commenta così l’iniziativa preparata “a sei mani” quelle degli assessori Franco Manzato (per l’agricoltura) Remo Sernagiotto (per il sociale) ed Elena Donazzan (per la formazione) presentata oggi in Giunta del Veneto per dare trasparenza ad una realtà già operativa da anni ma non ancora ufficialmente codificata.
“Non è facile inventariare l’enorme gamma dei servizi offerti dall’agricoltura solidale alle fasce più deboli della società – spiega Coldiretti – si tratta di vere e proprie cure riabilitative che vanno dalla pet therapy ai soggiorni per anziani in campagna, dal coinvolgimento degli ipovedenti all’integrazione nel mondo del lavoro dei carcerati, dal recupero psicofisico dei portatori d’handicap all’inserimento in società dei tossicodipendenti”
Se si pensa alla composizione storica della famiglia diretto coltivatrice è automatico dedurre che nell’ambito rurale c’è un ruolo per tutti: il mantenimento del genitore pensionato o del figlio diversamente abile avviene spesso in ambito domestico sostenendo le casse del bilancio welfare.
Per questa naturale predisposizione sono sempre di più le USL, le case di cura, gli ospizi, le cooperative che si rivolgono alle imprese agricole per portare benefici ai loro ospiti.
Considerata l’evoluzione sia della sensibilità collettiva che del legislatore regionale Coldiretti reputa che i tempi sono finalmente maturi per procedere all’inserimento tra i soggetti che direttamente possono svolgere assistenza e supporto alle persone svantaggiate che fino ad oggi spetta a tutti, onlus comprese, tranne alle aziende agricole.
Coldiretti confortata dalle parole dell’Assessore competente Franco Manzato vede imminente la risoluzione di un problema che ha appesantito notevolmente l’iter burocratico per numerosi operatori agricoli costretti addirittura a costituirsi in associazione no profit per colmare un vuoto normativo.
25 Giugno 2012
FATTORIE SOCIALI: ARRIVA IL TAVOLO REGIONALE