UNA RETE COMMERCIALE NAZIONALE: DECOLLA IL PROGETTO ECONOMICO DI COLDIRETTI PER UNA FILIERA AGRICOLA ITALIANA
Un colosso di oltre 700 milioni di euro, 150 agenzie dei consorzi agrari, 100 spacci di cooperative e 70 mercatini agricoli: la nuova "vdo" veneta
30 novembre 2009 – "L’avvenuta costituzione della holding degli agricoltori guidata da Coldiretti sarà la più grande rete commerciale nazionale nel settore agroalimentare. Coinvolgerà i consorzi agrari, i punti vendita delle cooperative, mercati degli agricoltori e le imprese agricole oltre agli esercizi aderenti al circuito a chilometri zero" – e’ quanto ha annunciato Giorgio Piazza presidente della federazione regionale del Veneto durante l’ultimo consiglio d’amministrazione.
E’ questo, dunque, l’ obiettivo del progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana: offrire solo prodotti alimentari al cento per cento italiani firmati dagli agricoltori al giusto prezzo e con intermediazioni ridotte al minimo necessario.
Nasce un colosso dell’agricoltura "NewCo" una società consortile per azioni di proprietà degli agricoltori, partecipata da 23 Consorzi Agrari con un capitale sociale di 4 milioni di euro ripartito tra soci con quote e scaglioni in funzione del fatturato e un governace secondo un modello duale che prevede un Consiglio di sorveglianza e uno di gestione.
"Abbiamo messo in campo tutto il nostro potenziale veneto – ha spiegato il direttore Luca Saba – fatto di alleanze e collaborazioni consolidate nel tempo allargando il nostro modello di rappresentanza ai soggetti della cooperazione. Una scelta – ha continuato Saba - che poggia su alcuni pilastri dell’economia del Veneto ad esempio i tre Consorzi agrari che fatturano 700 milioni, attraverso la presenza capillare di 150 agenzie.
Leader incontrastati nel controllo della produzione cerealicola regionale che conta 8 milioni di quintali offrono consulenza nel campo assicurativo, attività di credito, trading, commercializzazione di mezzi tecnici e vendita di macchinari garantendo l’alimentazione ad un terzo degli animali allevati nella nostra regione.
Il progetto dell’organizzazione agricola più grande d’Italia ha lo scopo di sconfiggere due grandi ingiustizie che mettono a rischio la sopravvivenza delle imprese agricole: il furto di valore aggiunto a causa della distorsioni della filiera e quello che riguarda l’identità del made in italy prevede anche il coinvolgimento di 100 cooperative già organizzate nel sistema CoopColdiretti.
L’apporto veneto alla strategia nazionale conta anche sulla forza dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica diffusi su tutto il territorio. "Ne sono stati avviati circa settanta – precisa Saba - per un valore stimato pari a 8 milioni di euro l’anno, sostenuto da oltre 200 fattorie che vi operano costantemente durante l’arco della settimana".
Sono questi i primi esempi concreti di sviluppo della cosiddetta VDO – vendita diretta organizzata – ovvero l’attività distributiva esercitata da più imprenditori in uno spazio organizzato assimilabile ad un supermercato strettamente agricolo.
"E’ cosi che gli agricoltori si candidano a diventare protagonisti del proprio futuro - ha concluso il Presidente Piazza – Non a caso la presentazione dell’iniziativa ha incontrato il consenso dei consumatori e della politica. Certamente non farà piacere ai soggetti che sino ad oggi hanno speculato sulla debolezza del sistema agricolo e forse nemmeno a coloro che sono rimasti alla finestra senza dichiarare il loro progetto per l’agricoltura".
