SALVAN:”1/3 del territorio regionale è in area montana. Un passo fondamentale per valorizzare le aree interne e garantire un presidio attivo contro l’abbandono”
Coldiretti esprime soddisfazione per l’approvazione definitiva in Senato del disegno di legge per il riconoscimento e la promozione delle zone montane, un provvedimento che riporta la montagna al centro dell’agenda del Paese con interventi su sanità, scuola, connettività, mobilità e attività agro-silvo-pastorali.
“È un segnale atteso dai nostri allevatori e agricoltori: la legge riconosce finalmente il valore strategico delle attività che mantengono vivi pascoli, boschi e borghi, presidiano il territorio e prevengono il dissesto. Ora servono decreti attuativi rapidi e calibrati sulle specificità delle Terre Alte, dichiara il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
A disposizione delle politiche per la montagna - sanità, scuola, agricoltura, mobilità, servizi digitali e turismo, oltre a misure contro lo spopolamento e incentivi per il personale che opera in montagna - sono destinati 200 milioni di euro annui nel triennio 2025-2027 del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane- Fosmit.
Il via libera al provvedimento risponde anche al bisogno di più innovazione e infrastrutture, valorizzando il ruolo degli imprenditori agricoli nel presidio del patrimonio idrico e boschivo, nella prevenzione di incendi e dissesti e nel sostegno al turismo sostenibile, grazie anche agli oltre 7.500 agriturismi attivi in aree montane.
L’approvazione della legge, oltre ad attuare il vincolo costituzionale di valorizzazione e sviluppo dei territori montani, rappresenta inoltre un’opportunità per ridurre la dipendenza energetica dall’estero con la gestione sostenibile dei boschi e la produzione di energia rinnovabile da legno e biomasse. “I boschi possono diventare motore di un’economia locale fondata su transizione ecologica ed economia circolare – sottolinea Prandini – con il teleriscaldamento a biomassa che garantisce autonomia energetica nelle aree non servite dal gas”.
“Il disegno di legge sulla montagna rappresenta un passo fondamentale per valorizzare le aree interne e garantire un presidio attivo del territorio. In Veneto il 30% della superficie è montana, sono migliaia le aziende agricole che operano in condizioni difficili ma strategiche per la sicurezza ambientale, la biodiversità e l’economia locale, - sottolinea Carlo Salvan, presidente di Coldiretti Veneto – Le aree montane rappresentano una risorsa fondamentale da tutelare e valorizzare. Parliamo di un terzo del territorio regionale, con più di 160 comuni montani, dove l’agricoltura svolge un ruolo decisivo contro l’abbandono e lo spopolamento. Questa legge riconosce finalmente l’impegno quotidiano di chi, tra malghe, pascoli e pendii, presidia l’ambiente, mantiene viva la cultura rurale e contribuisce a garantire prodotti tipici di altissima qualità, dal formaggio di malga alle carni di alta qualità”.
Per Coldiretti sarà ora decisivo che i provvedimenti di attuazione della legge sostengano concretamente l’agricoltura e l’allevamento di montagna, rafforzando le indennità compensative, tutelando prati e pascoli, sostenendo filiere lattiero-casearie e carni DOP/IGP, favorendo il ricambio generazionale e assicurando servizi essenziali e connettività. Centrale anche la semplificazione, con procedure rapide e coordinate tra Stato, Regioni e Comuni montani.
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