COVID: COLDIRETTI, IL RITORNO DELLA GAVETTA IN UFFICIO
IN VENETO PASTI CALDI IN FABBRICA GRAZIE AI CUOCHI CONTADINI
12 novembre 2020 - Con l’emergenza Covid cambiano anche le abitudini della pausa pranzo a lavoro: la nuova tendenza è portarsi il cibo sul posto, andare a casa a mangiare mentre si è ridotta notevolmente la percentuale di chi consuma il pasto al bar o al ristorante. Lo rende noto Coldiretti che annuncia il ritorno della gavetta in ufficio per più di 1 italiano su 2 (53%) spinta dalle nuove limitazioni che stravolgono la pausa pranzo per le chiusure dei locali, i timori del contagio, la necessità di evitare assembramenti ma anche per risparmiare in un momento di incertezza economica. Il sondaggio pubblicato sul sito www.coldiretti.it evidenzia come sono cambiati i comportamenti per i dipendenti con la risalita dei contagi.
Se oltre la metà dei lavoratori si porta il pranzo per consumarlo sul posto di lavoro a distanza di sicurezza dai colleghi, un altro 27% – continua la Coldiretti - va a casa a mangiare mentre un 2% si fa consegnare il cibo direttamente in ufficio e un ulteriore 5% va a prenderlo d’asporto. Appena il 4% delle persone approfitta della mensa aziendale – precisa la Coldiretti - e solo il 9% si reca nei bar e ristoranti.
Da sottolineare che la ricerca della sicurezza alimentare e qualità è la priorità dei cittadini – sottolinea Coldiretti che ricorda l’impegno di molti operatori agrituristici nella consegna di menù a kmzero direttamente presso le aziende. “Un servizio – ricorda Diego Scaramuzza presidente regionale degli agriturismi Terranostra – nato durante il lock down ma continuato grazie alla disponibilità della task force dei produttori di Coldiretti che oltre alla consegna della spesa e piatti pronti a domicilio portano le tipicità cotte e pronte nelle mense di fabbriche per operai e collaboratori.
Una tendenza che fotografa il momento di difficoltà vissuto dalla ristorazione con le limitazioni che hanno provocato un crack da 41 miliardi per l’intero 2020 stimato da Coldiretti su dati Ismea, a causa del drastico ridimensionamento dei consumi fuori casa provocati dall’emergenza coronavirus. A pesare infatti – sostiene la Coldiretti - non sono sole le chiusure obbligatorie e le limitazioni di orario ma anche il forte ridimensionamento della clientela durante la giornata per l’estensione dello smart working e il crollo del turismo. A causa della pandemia i consumi extradomestici per colazioni, pranzi e cene fuori casa – sottolinea la Coldiretti - sono stimati in calo del 48% con un drammatico effetto negativo a valanga sull’intera filiera agroalimentare per mancati acquisti di cibi e bevande, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dai formaggi ai salumi, dalla frutta alla verdura.
La spesa degli italiani per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza coronavirus – sottolinea la Coldiretti – era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani per un totale di 85 miliardi di euro. Nell’attività di ristorazione – conclude la Coldiretti – sono coinvolte circa 330mila tra bar, mense e ristoranti lungo la Penisola ma anche 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,8 milioni di posti di lavoro.
LA PAUSA PRANZO DEGLI ITALIANI AL TEMPO DEL COVID
Come gestisci la pausa pranzo al lavoro? | % |
Porto il cibo da casa | 53% |
Vado a casa a mangiare | 27% |
Vado al bar o al ristorante | 9% |
Compro il cibo da asporto | 5% |
Vado in mensa | 4% |
Mi faccio consegnare il cibo in ufficio | 2% |
Fonte: Elaborazione Coldiretti | |
" src="blob:https://veneto.coldiretti.it/afdf3f52-458d-4043-bd72-97b6b3f30f07" alt="monica.jpg" type="application/x-apple-msg-attachment" class="Apple-web-attachment Apple-edge-to-edge-visual-media Singleton" style="font-style: normal; font-variant-caps: normal; font-weight: normal; letter-spacing: normal; orphans: auto; text-align: start; text-indent: 0px; text-transform: none; white-space: normal; widows: auto; word-spacing: 0px; -webkit-text-size-adjust: auto; -webkit-text-stroke-width: 0px; text-decoration: none; caret-color: rgb(0, 0, 0); color: rgb(0, 0, 0); font-family: Helvetica; font-size: 12px; opacity: 1;">