7 maggio 2010 - "Siamo certi che il Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan è stato male interpretato nei sui giudizi negativi sul progetto "chilometri zero" poiché è noto che la prima legge regionale sul tema è stata proprio approvata in Veneto e porta la sua firma". E’ quanto afferma Giorgio Piazza, presidente della Coldiretti Veneto che ha raccolto 25mila firme a sostegno della legge, in riferimento alle dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan.
La bilancia commerciale per l’agroalimentare è fortemente negativa, con l’Italia che importa quasi il 50 per cento del proprio fabbisogno alimentare, prodotti che spesso vengono con l’inganno mascherati come Made in Italy mentre quelli veri rimangono nei campi. Favorire il consumo di prodotti freschi, locali e di stagione, cosiddetti a "chilometri zero", significa semplicemente - sottolinea Piazza - valorizzare il territorio, la salute, l’ambiente e l’economia nazionale senza nulla togliere ovviamente alla necessità di mantenere alto l’impegno per le esportazioni dei nostri prodotti sui mercati esteri che deve continuare ed aumentare.
Il tentativo di sollevare una contrapposizione ideologica è strumentale e non può che fare sorridere. La conferma viene da testo innovativo della legge veneta che ha introdotto per la prima volta - sottolinea la Coldiretti - la definizione di "prodotti agricoli a km zero" individuando caratteristiche precise ed essenziali quali: stagionalità, sostenibilità ambientale, qualità organolettiche e legame con la tradizione culinaria. L'iniziativa precisa la Coldiretti - risponde al bisogno di un numero crescente di consumatori che vuole condurre uno stile di vita attento all'ambiente e alla salvaguardia del clima anche a tavola. Tra gli obiettivi della legge vi è la promozione del patrimonio agroalimentare regionale nei pasti di scuole elementari, istituti scolastici superiori, università, ospedali e caserme nella misura del 50 per cento, una percentuale che non discrimina il prodotto di origine extraregionale o straniera ma - sostiene la Coldiretti - valorizza le tipicità locali consentendo ai consumatori di fare scelte consapevoli, sostenibili in termini di prezzo e meno impattanti sull'ambiente. L'articolato prevede inoltre spazi riservati agli agricoltori nei mercati rionali, che non andranno a ledere gli interessi di altre categorie, ma integreranno la gamma delle offerte stagionali ai consumatori attraverso la filiera corta. Significativa l'adozione di "menù a km zero" da parte di molti ristoratori che impiegano ricette a base del 30 per cento di specialità provenienti dalle campagne circostanti.
