GALESSO (DONNE COLDIRETTI): “SFERRUZZARE NON E’ SOLO UN’ARTE, E’ TERAPIA E SOLIDARIETA’”
Sferruzzare non è solo un’arte, è anche terapia, giova all’autostima ed è motivo di solidarietà. Con questi presupposti il mercato di Campagna Amica di Coldiretti Vicenza apre le porte a “Come un incantesimo”, associazione che promuove attività condivise dalle donne per le donne, mettendo a disposizione i locali al fine di far esercitare una passione che trae origine dai paesi nordici e che ha preso piede anche in Italia. Si tratta di comunità femminili che nei luoghi di incontro lavorano a maglia o all’uncinetto per realizzare opere simboliche con l’intento di coinvolgere il più grande numero possibile di persone per contrastare la violenza di genere. Da domani, SABATO 20 e DOMENICA 21 dalle ore 9.30 fino alle 12.30 i cittadini consumatori mentre fanno acquisti tra i banchi del kmzero, potranno partecipare a questa esperienza contribuendo al sostegno dell’operazione #coltiviamoilrispetto.
“Questa modalità creativa che fa emergere ricordi, facile da imparare, che ha attitudine all’incontro e alla relazione non poteva che trovare posto nei luoghi del commercio di prossimità degli agricoltori – spiega la presidente delle Donne di Coldiretti Veneto Valentina Galesso – ricordo a tal proposito le “Agrisarte” dell’Isola di Sant’Erasmo nella Torre Massimiliana animate dalla dirigente provinciale veneziana Fiorella Enzo e con l’occasione mi complimento con il gruppo femminile vicentino guidato dalla responsabile Sonia Bisognin che ha intrapreso un percorso costruttivo per sostenere azioni di sensibilizzazione a favore di chi è stata vittima di soprusi. Le iniziative rientrano tra quelle previste dal protocollo di intesa siglato con la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio presieduta dall’Onorevole Martina Semenzato che ha come obiettivo la creazione di una rete di fattorie della tenerezza per l’accoglienza e l’integrazione sociale, l’istituzione di borse di studio per la ricerca di nuove forme educative e linguaggi adeguati attraverso la vendita dei prodotti gentili”.
