3 aprile 2019 - “Seminare l’armonia e coltivare il benessere” è il senso della presentazione dell’accordo territoriale di genere nell’ambito delle iniziative per “organizzare il tempo e il lavoro delle donne”. L’intesa è stata illustrata oggi a Salerno in Camera di Commercio nel Salone dei Genovesi e vede come capofila la Coldiretti provinciale insieme ad una rete di partner che abbraccia il sociale, il primario ed altri settori insieme per garantire la qualità della vita alla collettività.
Dopo i saluti del presidente Coldiretti Vito Busillo e del sindaco di Eboli Massimo Cariello, la direttrice del progetto Teresa Boccia ha illustrato le linee guida. Al dibattito sono intervenuti Chiara Marciani, assessora alla Formazione e Pari opportunità della Regione Campania, Francesco Alfieri, consigliere del Presidente della Regione Campania per i temi attinenti l’Agricoltura, Carmelo Troccoli, direttore della fondazione Campagna Amica. Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio Regionale della Campania e Stefania Fumagalli di Coldiretti Piemonte ha portato la sua testimonianza diretta.
All’appuntamento ha partecipato la vice responsabile nazionale di Donne Impresa Chiara Bortolas che nel suo intervento ha parlato di patrimonio immateriale nel fare impresa al femminile.
“Le aziende agricole – ha spiegato – rispondono in pieno ai nuovi bisogni della società postindustriale: stile ecosostenibile, identità, il tempo della natura ed i suoi ritmi e la responsabilità solidale”. La casa, i figli, la spesa, il lavoro: la giornata delle donne è piena di impegni che, spesso, si sovrappongono e si alternano con una rapidità incontrollabile. “Eppure sappiamo districarsi bene, passando da un'attività all'altra senza troppa ansia perché, per natura, siamo multitasking”. “In agricoltura ad incentivare questa modalità c’è pure la legge d’orientamento pensata e promossa da Coldiretti che ha aperto gli orizzonti della multifunzionalità dell’impresa: non a caso in questo ambito sono state proprio le imprenditrici agricole a sviluppare le migliori performance: dall’agriturismo alla fattoria sociale passando per l’azienda didattica – ha detto nel suo discorso Chiara Bortolas - Esempi di conciliazione del tempo nostro e di quello degli altri: queste esperienze sono l’espressione di una vocazione naturale verso la collettività”.
Dagli agrinidi agli ospizi di campagna il settore primario ha superato tutte le barriere con la semplicità dell’essere famiglia contadina in grado di accogliere, ospitare e fornire lo spazio ideale per aiutare le persone in difficoltà ad integrarsi nel sistema economico.
Incoraggianti i dati di Union Camere che confermano la crescita dell’esercito rosa in tutti i settori, e in particolare proprio quello dei servizi, della cura alla persona e del turismo rurale. Nel 2018 sono 6mila in più rispetto all’anno precedente. E se il Lazio è la regione con più imprese (1.900) la Campania è subito al secondo posto (1.417) precedendo la Lombardia (1.380) che però rimane terra d’elezione per le colleghe straniere.
Chiara Bortolas si è soffermata anche sul tema della rappresentanza e dell’impegno professionale nelle associazioni. “In questo campo entra in gioco anche la coscienza e la tenacia nel promuovere battaglie di grande sensibilità.