15 febbraio 2013 - “Per la prima volta troviamo un'attenzione all'agricoltura nei programmi dei diversi partiti. E’ un dato positivo, che valuteremo con cura nei contenuti al fine di verificarne il livello di condivisione e poi, al termine della campagna elettorale, daremo il nostro giudizio”. E’ quanto ha detto oggi Giorgio Piazza presidente di Coldiretti Veneto incontrando a Mestre i candidati leghisti Marco Marcolin, Emanuela Munerato, Emanuele Prataviera e Giovanna Negro guidati dal segretario della Lega Flavio Tosi. “La gente ha ben presente l'importanza dell'agricoltura e la politica ne sta prendendo atto riconsiderandone il ruolo e le potenzialità. Il nostro progetto – ha proseguito Piazza - mette al centro il rigore, il rispetto delle regole e soprattutto la legalità puntando sulle imprese che fanno della qualità e della creatività il loro punto di forza per competere sui mercati, continuando nella lotta spietata ai “furbetti” dell’agroalimentare che fanno affari con il falso Made in Italy”.
Non sono mancati i riferimenti al tema delle quote latte dove il leader di Coldiretti Veneto si è soffermato più volte ricordando che conviene ammettere gli errori e non difendere le posizioni indifendibili. Sulla stessa stregua anche la questione delle aflatossine del mais che non può essere affrontata con soluzioni politiche improvvisate in mancanza di supporti tecnico-scientifici documentati. Idem per la Direttiva Nitrati che va rivista per salvare la zootecnia creando una nuova mappatura delle aree vulnerabili designate più di venti anni fa e mai aggiornate nonostante studi rivelino responsabilità industriali nel carico di azoto delle falde.
Flavio Tosi ha ribadito che sull’Imu non si può pensare ad una restituzione e che la campagna elettorale intrapresa dalla lega non fa promesse che non possono essere mantenute. Alla platea Tosi ha annunciato che si farà garante perché i punti di Coldiretti siano seguiti passo passo nel processo decisionale affinchè i costi dell’inefficienza del sistema non gravino più sull’agricoltura.
“C’è un problema di reddito di cui conosciamo le cause che sono legate alla crisi economica e al calo dei consumi che speriamo possa iniziare a superarsi alla fine di quest’anno, al furto di valore nella filiera e al furto di identità delle nostre produzioni– ha continuato Piazza - per tale motivo abbiamo avviato da tempo il progetto di filiera agricola italiana con risultati soddisfacenti.”.
“Coldiretti non ha fatto una lista della spesa – ha concluso Piazza – ma un documento declinato in dieci punti “L’Italia che vogliamo” per il quale ci attendiamo dei prodotti di qualità intesi come leggi, circolari, decreti e non solo provvedimenti legislativi che poi rimangono sospesi senza dare risposte alle nostre aziende”.
15 Febbraio 2013
COLDIRETTI VENETO INCONTRA I CANDIDATI LEGHISTI