9 Aprile 2018 - Svelata la ricetta della “pizza veneta doc” in gara da oggi per la sfida mondiale a Parma. In attesa di conoscere l’esito della prova del pluricampione padovano Gianni Calaon alle prese con impasti e preparativi, Coldiretti toglie il segreto degli ingredienti e annuncia la prima pizza di Campagna Amica, ovvero quella garantita dai produttori regionali.
In pala, con lievito madre, farina di grano Timilia (prodotta da Alberto Zambon e dalla Rete d’impresa Intreccio Padova), farina di canapa e farina "2 passi" del Consorzio Agrario del Nordest, castraure di Sant'Erasmo (Organizzazione Produttori Ortofrutticoli del Veneto), porchetta veneta (Azienda Mori Albignasego), gelato al pecorino e crema di formaggio di pecora stagionato (Azienda Aidi Vicenza).
Fuori concorso, ma sempre in pieno debutto, Pizza “Gluten Free”, tonda, ideale per chi ha intolleranze alimentari e chi cerca un prodotto salutistico, con: farina di canapa biologica (prodotta dall’azienda Ecohemp di Villanova del Ghebbo – Rovigo), fecola di patate, petto d’oca lattemiele (Azienda Il Cortile De Marchi Merlara - Padova) e bisi di Baone con crema di piselli, soffritto carote sedano e cipolla (Azienda Agricola Melato Alessandro).
Pizza Laguna di Venezia, realizzata in teglia con farina Timilia, “2 Passi” e canapa, mozzarella (Azienda agricola Silvano Turato di Villafranca Padovana), polpo arrosto della Laguna Veneta (Società agricola Alissa di Chioggia) patate, peperoni e rosmarino (Consorzio produttori Agrimons di Monselice) e gelato al rosmarino.
La competizione – ricorda Coldiretti – onora un prodotto che si fregia del riconoscimento Unesco, quale patrimonio immateriale dell’umanità. E la presenza di quasi 50 paesi e circa mille concorrenti da ogni parte del pianeta ne confermano la popolarità. Ogni giorno solo in Italia – ricorda la Coldiretti– si sfornano circa 5 milioni di pizze nelle circa 63mila pizzerie e locali per l’asporto, taglio e trasporto a domicilio, dove si lavorano in termini di ingredienti durante tutto l’anno 200 milioni di chili di farina, 225 milioni di chili di mozzarella, 30 milioni di chili di olio di oliva e 260 milioni di chili di salsa di pomodoro.
Nata a Napoli, la passione per la pizza – continua la Coldiretti – è diventata planetaria, con gli americani che sono i maggiori consumatori con 13 chili a testa mentre gli italiani guidano la classifica in Europa con 7,6 chili all’anno, e staccano spagnoli (4,3), francesi e tedeschi (4,2), britannici (4), belgi (3,8), portoghesi (3,6) e austriaci che, con 3,3 chili di pizza pro capite annui, chiudono questa classifica.
La tutela della pizza conferma la leadership italiana nell’enogastronomia che ha un valore storico e culturale comparabile a quello dei monumenti e opere d’arte.