(23-03-2009) Dopo l’esame dei contenuti del provvedimento legislativo n. 194 del 19 novembre 2008 che introduceva il pagamento dei controlli sanitari ufficiali a carico degli operatori del settore alimentare, su sollecito di Coldiretti Veneto, la Regione Veneto è intervenuta presso le Unità sanitarie locali venete per sospendere l’invio delle prime richieste tassazione e i relativi incassi.
L'applicazione del decreto aveva allarmato il settore agricolo e generato molte perplessità di carattere operativo, in quanto colpiva con una tassa preventiva anche le piccole imprese come, ad esempio, quelle degli operatori vitivinicoli, che vendono prevalentemente ai ristoratori.
Oltre ad essere introdotto senza consultare le Organizzazioni di categoria la normativa sui controlli sanitari a pagamento contemplava l’attività di produzione primaria per le quali i regolamenti comunitari non prevedono alcuna corresponsione (come nel caso dell’ortofrutta o dei prodotti trasformati esonerati secondo le disposizioni dell’Unione Europea).
Giorgio Piazza presidente di Coldiretti Veneto lo aveva definito un provvedimento inaccettabile che andava rivisto, per questo aveva scritto all’Assessore di competenza, Elena Donazzan, affinchè si attivasse nei confronti del Governo per ripristinare l’accordo Stato-Regioni confutato dal decreto stesso.
“Il pronto intervento dell’Assessore Donazzan impedisce l’applicazione dell’ennesimo balzello burocratico quale espediente per fare cassa ai danni delle aziende agricole – commenta Piazza - L'interruzione dei termini è ampiamente motivata a breve sarà pubblicato un nuovo decreto più aderente alla realtà delle piccole produzioni alimentari, di fondamentale importanza per il tessuto produttivo agroalimentare veneto.