CARLO SALVAN VICE PRESIDENTE DI COLDIRETTI VENETO. LA NOMINA OGGI IN CONSIGLIO REGIONALE
11 maggio 2020 - Il polesano Carlo Salvan già presidente provinciale di Coldiretti Rovigo è stato eletto alla vice presidenza della federazione regionale del Veneto. il 34enne, laureato in giurisprudenza, imprenditore agricolo a Frassinelle Polesine dove coltiva 25 ettari con produzioni ad indirizzo biologico affiancherà Daniele Salvagno nel ruolo di rappresentanza degli interessi delle aziende associate a Coldiretti.
Un incarico votato all’unanimità da tutti i dirigenti dell’associazione riunitisi oggi in consiglio per un confronto sulla situazione di crisi provocata dall’emergenza sanitaria che ha investito l’agroalimentare veneto. “Ricadute negative su tutti i comparti – ha spiegato il presidente Daniele Salvagno – dall’ortofrutta al lattiero caseario, dall’agriturismo all’allevamento da carne, dal florovivaismo alla pesca fino alla viticoltura, la pandemia ha segnato durante le imprese agricole venete con perdite fino all’80% di fatturato. Il presidio di Coldiretti Veneto è stato costante – ha continuato Salvagno –ma lo sarà ancora soprattutto nella fase di ripresa. Gli imprenditori agricoli hanno saputo cogliere il cambiamento attivando forme moderne di vendita e di supporto alla fornitura di cibo, questione di primaria necessità per la popolazione. Uno sforzo eccezionale che non è stato premiato dal mercato, sempre caratterizzato da irregolarità, fenomeni di speculazioni e distorsioni della filiera. Uno schiaffo a chi lavora con onestà – ha sottolineato Salvagno – proprio in un momento di difficoltà generale dove gli individualismi e gli interessi di pochi dovrebbero cedere il passo all’obiettivo condiviso del bene comune”.
Con la prospettiva della riapertura delle attività invocata da Coldiretti Veneto, in particolare del canale Ho.Re.Ca. le oltre 60mila imprese agricole possono pensare ad un recupero del reddito per sistemare il bilancio negativo nel lungo periodo di chiusura. Una sofferenza che ha coinvolto tutti i prodotti dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco e sui quali gravano anche le difficoltà all’esportazione con molti Paesi stranieri che hanno adottato le stesse misure di blocco alla ristorazione. A fronte dei danni il cui aggiornamento è continuo – conclude Salvagno – nessun risarcimento è ancora arrivato nelle casse degli agricoltori che lamentano proprio il bisogno di liquidità prima di ricorrere a prestiti per indebitarsi ulteriormente.
