LE PROPOSTE DISCUSSE OGGI AL TAVOLO VERDE
Piazza:"Una gestione manageriale dei tagli che premia le imprese agricole"
22 dicembre 2010 – Nella fase ancora interlocutoria sui tagli al bilancio regionale proprio dall’Assessore all’agricoltura Franco Manzato arriva un primo segnale di attenzione verso le imprese.
Si tratta del suo impegno assunto oggi in occasione della convocazione del Tavolo Verde alla destinazione di gran parte delle risorse disponibili nel cofinanziamento del Piano di Sviluppo Rurale.
Di 22 milioni a disposizione ben 18 saranno destinati allo sviluppo imprenditoriale del settore.
"A seguito dei tagli draconiani – commenta Giorgio Piazza Presidente di Coldiretti - l’assessore poteva disporre di ben poche risorse, ma ha deciso di assicurare l’attività delle aziende agricole anziché perpetuare l’erogazione di servizi che spesso hanno ricadute minime sulla realtà del primario".
L’intervento regionale verso l’agricoltura, è sempre stato molto contenuto dal punto di vista finanziario. Con riferimento al 2010 sono stati stanziati 126,9 milioni di euro a favore della categoria di bilancio "Agricoltura e sviluppo rurale" che rappresenta l’1% del bilancio complessivo della Regione del Veneto (13 miliardi di euro).
Nel corrente anno l’area d’intervento destinata alle attività funzionali (agenzie regionali Veneto Agricoltura e AVEPA) concentra più della metà dei contributi regionali per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, con una tendenza crescente strutturale.
"Una gestione più da manager che da politico – continua Piazza - che incontra le nostre insistenti richieste. Siamo sicuri che il lavoro di profonda ristrutturazione delle realtà strumentali della Regione porterà benefici al comparto".
"Il piano di intervento proposto – secondo Piazza - non lede il diritto al lavoro dei dipendenti regionali, ma esalta le competenze oltre che le professionalità interne e soprattutto tiene conto della vitalità dell’agricoltura veneta che impegna relativamente poco i capitoli di spesa della Regione Veneto, nonostante significhi molto in termini di valorizzazione delle produzioni tipiche, conservazione del territorio e il mantenimento delle caratteristiche identitarie degli ambiti rurali".