15 gennaio 2013- “Alzare i limiti per le aflatossine è difficilmente perseguibile”.
Lo scrive il Ministero della Sanità in risposta alla richiesta di Coldiretti che, in una lettera inviata qualche giorno fa, chiedeva chiarezza in merito alla forte concentrazione di micotossine nel mais coltivato nel 2012 segnato dall’eccessiva siccità della scorsa estate.
“Considerata la possibilità di percorrere vie alternative – precisa la nota ministeriale – quali la detossificazione del mais o la destinazione delle granaglie contaminate ad altri usi non alimentari, si ritiene che l’innalzamento dei parametri attualmente fissati non è coerente con la salvaguardia della salute pubblica e degli animali”.
“Sfatato ogni dubbio – commenta Coldiretti Veneto – con un ritardo di mesi sull’emergenza, ogni attore della filiera è chiamato ora a fare la propria parte. Il settore sconta le difficoltà provocate dalle avversità atmosferiche, ma soprattutto dalle azioni speculative che hanno compromesso anche il raccolto ‘buono’”.
“ Occorre – conclude Coldiretti – trovare delle soluzioni che tutelino il reddito degli agricoltori più che iniziative che sottendono strumentalizzazioni politiche”.