SALVAN:”PRESIDIO COSTANTE A BRUXELLES. NO AI TAGLI IMPOSTI DAL BILANCIO UE”
I dirigenti di Coldiretti Veneto si sono riuniti a Mestre per l’annuale assemblea regionale. L’appuntamento dal taglio istituzionale rappresenta anche un’occasione di confronto e programmazione. I lavori guidati dal presidente regionale Carlo Salvan, affiancato dal direttore Marina Montedoro, hanno permesso a tutti i presenti di condividere il bilancio delle attività svolte, i risultati sindacali raggiunti e le priorità in agenda per i prossimi mesi. Le principali questioni affrontate hanno riguardato aspetti di carattere politico, sindacale ed economico dalla gestione della fauna selvatica, alla lotta alle avversità fitosanitarie, alle azioni e ai progetti per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile e non solo. Un excursus che ha visto il dibattito tra i partecipanti partendo dal documento presentato in Regione del Veneto per i criteri relativi alle “Aree Idonee e Inidonee” per l’insediamento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (agrivoltaico e biometano), il cui DDL è in fase di predisposizione, all’imminente discussione in Consiglio sul PDL 285 “Agricoltura Sociale”, il cui testo è stato definitivamente licenziato dalla Quinta Commissione. In materia urbanistica (PDL n. 244), Coldiretti ha sollecitato l’inserimento di un emendamento per permettere alle imprese agricole di installare unità abitative mobili da destinare ai lavoratori stagionali. Anche il cammino legislativo della soccida in agriturismo va verso una regolamentazione ufficiale. Per la fauna selvatica si è rilevato che il piano di contenimento del cinghiale prosegue secondo gli obiettivi dati per la prevenzione della Peste Suina Africana con un trend crescente di contenimento della specie che ha consentito di raggiungere i 13.800 capi abbattuti a livello regionale. L’impegno deve proseguire, in particolare nelle aree più esposte, come quelle protette e nella zona del veronese. Continua ad essere alta l’attenzione per la difesa fitosanitaria legata in particolare modo alla problematica della cimice asiatica. “La lotta alle fitopatie è una sfida complessa – ha spiegato Carlo Salvan – che necessita di un approccio integrato e sostenibile. Le tecniche attualmente in fase di sperimentazione e applicazione includono l’uso di reti multifunzionali anti-insetto, il controllo biologico, l’impiego di prodotti naturali, l’elaborazione di modelli previsionali e l’utilizzo di tecnologie innovative come il silenziamento genico". Sul fronte vitivinicolo Coldiretti ha avanzato una proposta volta all’introduzione di una nuova gestione annuale delle rivendicazioni di produzione, con l’obiettivo di garantire maggiore programmazione e sostenibilità. Contestualmente si è sottolineata la necessità di intensificare la lotta alla flavescenza dorata, una delle criticità più gravi degli ultimi anni per la viticoltura regionale. “L’agricoltura, settore che fattura 8 miliardi di euro portando al vertice nazionale il Veneto in termini di dop economy e per i valori del turismo – specifica Carlo Salvan – va riconosciuta per il suo potenziale non solo produttivo come leva per il sistema economico regionale. In questo senso – ha aggiunto Salvan – anche il bilancio regionale deve mettere a disposizione risorse adeguate e misure strutturali capaci di sostenere realmente il comparto primario; ci preoccupano potenziali riduzioni di budget in una fase in cui le sfide climatiche e commerciali si intensificano: non deve mancare il coraggio anche di mettersi in discussione come già detto in consiglio regionale”. In prospettiva, per lo sviluppo dell’imprenditoria agricola di nuova generazione, Coldiretti ha assunto la leadership di un progetto regionale finanziato tramite i bandi per gli “Hub dell’Innovazione”, in collaborazione con il CREA, finalizzato al contrasto della flavescenza dorata. Inoltre, è partner con l’Università di Padova e l’ARAV in un progetto sulle bioplastiche, finalizzato a valorizzare gli scarti vegetali e zootecnici per la produzione di materiali biodegradabili ad alto valore aggiunto. “Si tratta di un accreditamento importante – ha aggiunto Carlo Salvan – che va di pari passo con le prossime aperture dei bandi del CSR 2023-2027 previste per ottobre per gli investimenti di carattere strutturale”.
Un quadro che si completa con le mobilitazioni che Coldiretti ha avviato già un anno fa per far sentire, soprattutto a livello UE, la voce degli agricoltori per garantire dignità a un settore produttivo che è unanimemente riconosciuto come strategico.
“Portare la voce degli agricoltori – ha concluso Carlo Salvan - a livello UE è fondamentale per evidenziare la nostra contrarietà alla nuova impostazione di riforma del bilancio UE: no netto al fondo unico, ma una Pac rivolta ai veri agricoltori veri custodi del territorio e produttori di cibo sano da proteggere da speculazioni e concorrenza sleale“