11 aprile 2019 - Alex Limana, viticoltore e presidente dei giovani agricoltori di Coldiretti Belluno, lo ha confermato all’Assessore regionale Giuseppe Pan, al Capo Dipartimento agroalimentare Gianluca Fregolent e a tutti i degustatori accorsi allo stand della Regione Veneto per conoscere i vini delle Dolomiti: “La vendemmia sui pendii bellunesi dura il doppio e richiede più personale dedicato”. Che non sia facile curare vigne ad oltre 600 metri d’altezza sul livello del mare lo possono immaginare tutti, anche per questo le bottiglie di Pavana e Bianchetta sono simbolicamente più preziose. Varietà salvate dall’estinzione proprio dai neo agricoltori di Feltre e dintorni stanno riscoprendo una nuova vita tanto da approdare all’edizione 2019 del Vinitaly. “La scommessa – ricorda Coldiretti – è affrontare con preparazione e ricerca gli effetti dei cambiamenti climatici, gli stessi che facilitano la presenza dei vigneti in aree poco vocate ma che impongono studio e applicazione agli addetti ai lavori”. “Niente è lasciato al caso – commentano i vignaioli di montagna – tecnologia e dedizione tra i filari, dalle specie resistenti che abbattono i trattamenti fitosanitari fino all’85% all’attenzione maniacale per la raccolta dei grappoli in base alla maturazione, talmente selezionata con cura in cassette portate a valle a mano o in spalla”.