31 Agosto 2022
GNAM ..SI GIRA! CIBO E CINEMA NELLE PELLICOLE PREMIATE AL FESTIVAL DI VENEZIA. L’INIZIATIVA DI COLDIRETTI CAMPAGNA AMICA E UNESCO AL LIDO. DA OGGI FINO AL 10 SETTEMBRE NELLO SPAZIO DELLA REGIONE DEL VENETO

GNAM ..SI GIRA! CIBO E CINEMA NELLE PELLICOLE PREMIATE AL FESTIVAL DI VENEZIA
L’INIZIATIVA DI COLDIRETTI CAMPAGNA AMICA E UNESCO AL LIDO
Dal 31 agosto al 10 settembre nello spazio della Regione del Veneto

31 agosto 2022 - Lo sfottò del colonello austriaco  “voi non avete fegato conoscete solo quello alla veneziana”  rivolto ai soldati Sordi e Gassman nel film “La grande guerra” di Mario Monicelli. La pesca e il ritmo lento della laguna veneziana raccontata da Andrea Segre nella pellicola “Io sono Lì”.  L'attaccamento alla montagna e il rapporto viscerale con la natura trasmesso da “Monte” opera del regista iraniano Amir Naderi, sono gli elementi che hanno ispirato l’iniziativa “Gnam ..si  gira” promossa da Coldiretti Campagna Amica in collaborazione con l’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, Patrimonio Unesco dal 2019. Il rapporto tra cibo, territorio e arte è il senso di questo lavoro esposto nello spazio della Regione del Veneto all’Hotel Excelsior dal 31 agosto fino al 10 settembre durante la 79^ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Insieme alla storia, ai personaggi, si intrecciano luoghi e tradizioni che arricchiscono le sceneggiature di ulteriori valori culturali, ingredienti che fanno di ogni produzione cinematografica  un successo, a volte non sempre misurabile in termini di incassi ma estremamente carico  dal punto di vista del tesoro di conoscenze.

La bellezza proiettata da chi si occupa di tutela e conservazione mette in luce i siti e le genti che animano i copioni ed è pressoché inevitabile che l’enogastronomia sia la prima ad essere esaltata. Le tre locandine dei film scelti che colorano la parete dello stand istituzionale rappresentano contemporaneamente anche un tris di pietanze identitarie citate o facilmente riconducibili ai luoghi delle riprese: dal fegato alla veneziana appunto, alle ostriche tipiche di Chioggia fino al pastìn bellunese prodotto inserito nell’elenco regionale dei prodotti tradizionali. Grazie alla speciale lavorazione, tutta artigianale, le ricette sono state realizzate in plastica e silicone per garantire un effetto speciale reale.

Abbinamenti ad hoc che riportano tutti alla memoria e ai ricordi. Emblematica, ad esempio, la frase scelta dal regista Mario Monicelli prima della fucilazione dei due militari italiani. Quella battuta provocatoria che evoca un piatto locale a base di fegato sinomino del coraggio contribuisce a rendere indimenticabile questo capolavoro del cinema nel panorama internazionale. Vincitore della 59^edizione del festival è tuttora considerato la prima testimonianza di un genere che ha ribaltato il concetto di eroe nella filmografia di guerra.

L’autenticità del paesaggio come quella originale del carattere dei pescatori di Chioggia scorre silenziosa insieme all’acqua della Laguna di Venezia dove è ambientato il film di Andrea Segre premiato con vari riconoscimenti alla 68^ edizione della rassegna veneziana. L’integrazione sociale evidenziata nei dialoghi sottolinea usi e abitudini locali che sono uno stile di vita semplice e allo stesso tempo generoso come l’Adriatico e i suoi frutti quali appunto le ostriche allevate dai coltivatori del mare.

La relazione tra ambiente e uomo, il rispetto e l’ostilità, il senso di appartenenza ad una terra traspare nei 110 minuti di immagini girate sulle montagne bellunesi, del trentino e friulane. Il regista iraniano Amir Naderi per un  messaggio più diretto ha scelto un cast tutto italiano lavorando sull’impatto audiovisivo sul pubblico al fine di rendere ancora più determinante l’equilibrio tra l’essere umano e la montagna. L’impasto di carne, maneggiato dalle mani dei cuochi contadini, il pastìn, è l’espressione di un legame primitivo con la cucina.

C’è tutto un mondo di saperi intorno ad un ciak – spiega Coldiretti – e l’ obiettivo di Campagna Amica, insieme l’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, è  quello di comunicare le suggestioni che il paesaggio veneto offre in termini di qualità delle produzioni, dell’alimentazione sana e del benessere naturale.

 

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