AMBIENTE. COLDIRETTI VENETO: “IL NO DELLA PROVINCIA DI VERONA ALLA DISCARICA DI SORGA’ E’ UN TASSELLO ULTERIORE ALLA TUTELA DELLE AREE AGRICOLE”
Numerose le difformità e gli impatti ambientali rilevate dal Comitato Tecnico Provinciale
23 giugno 2021 – Arriva il No anche della provincia di Verona alla discarica di Sorgà. Il Comitato Tecnico Provinciale Valutazione Impatto Ambientale (VIA) ha dato parere negativo alla realizzazione di una nuova cava in località De Morta in Comune di Sorgà (VR), a servizio degli impianti di frantumazione veicoli dismessi e bonificati. Il progetto di destinare 45 ettari nel comune veronese da destinare allo stoccaggio di materiale car fluff (rifiuti speciali non pericolosi) prodotto da una ditta locale “non poteva avere l’autorizzazione per le numerose difformità e gli impatti ambientali”. Secondo i calcoli prodotti da Coldiretti Veneto le conseguenze di questa attività avrebbero prodotto un carico di 150mila tonnellate annue con una movimentazione di 22 camion al giorno. Coldiretti aveva giudicato condivisibile la levata di scudi delle amministrazioni comunali limitrofe – precisa il presidente regionale Daniele Salvagno - che si sono tutte schierate e già espresse in maniera contraria all’impianto. La decisione della Provincia di Verona aggiunge un ulteriore tassello alla tutela delle aree agricole e in particolare quelle vocate alle coltivazioni Igp (vedi il Riso Vialone Nano tipico della zona). Si tratta di una decisione di buon senso per le priorità come il rispetto per l’ambiente e la conservazione del paesaggio agrario che ha già sacrificato una superficie totale di circa 230mila ettari a favore di poli logistici, insediamenti commerciali e infrastrutture. “In un periodo dove l’attenzione sulla cementificazione sfrenata è sempre alto ed occorre mettere paletti legislativi ulteriori per inibire anche un rinnovato interesse per i parchi fotovoltaici a terra – conclude Salvagno - le istituzioni pubbliche i devono intervenire in maniera chiara mandando segnali di comprensione verso quanto manifestato dalle rappresentanze locali, forze sociali ed economiche rispettando la sicurezza pubblica e qualità ambientale richiesta dai cittadini consumatori”.