COVID: COLDIRETTI, SOS PER ANIMALI NEI PARCHI E CIRCHI IN PIAZZA.
DAGLI AGRICOLTORI VENETI 20 MILA KG DI FRUTTA VERDURA E FIENO PER TIGRI, ZEBRE E GIRAFFE
26 marzo 2021 - Per garantire la sopravvivenza degli animali dei circhi e parchi “disoccupati” a causa dell’emergenza Covid, con blocco degli spettacoli e le limitazioni agli spostamenti, gli agricoltori di Coldiretti Veneto si sono mobilitati. Una task force che prontamente ha distribuito 20 mila chili di cibo e sostegni per il loro benessere. Le attenzioni si sono rivolte al circo Busnelli-Niuman a Rovigo con consegne di paglia e mele per cavalli, cammelli, pony, dromedari, lama e tigri, ma anche di biete e coste per gli elefanti del circo Elvio Togni a Sommacampagna, nel Veronese, e di altra frutta e verdura per giraffe e lemuri e altre bestie esotiche del Parco Faunistico Didattico Valcorba di Pozzonovo (Padova), dove giraffe e zebre si sono rivelate ghiotte di insalata di Lusia Igp e i lemuri di fragole di stagione. Un'operazione coordinata che ha interessato tutta Italia per oltre 3 mln di chili di prodotti, tra 400mila chili di frutta e verdura, 30mila chili di carne, 3mila di pesce e 2,5 milioni di chili di fieno e mangime, assieme a latte, succhi di frutta, dolci, conserve, formaggi, passate di pomodoro, uova e olio extravergine d’oliva per le famiglie dei circensi. E’ questo il bilancio della grande iniziatica di solidarietà degli agricoltori della Coldiretti nell’anno della pandemia verso centinaia di tigri, leoni, giraffe, zebre, ippopotami, elefanti, cavalli e cammelli rimasti di fatto senza sostentamento. Una catena di aiuti che, viste le prospettive ancora incerte sulla ripartenza delle attivita'.
In tutta Italia sono almeno 70 le realtà circensi attive che portano avanti una tradizione antica di secoli – spiega la Coldiretti – con la gestione di quasi duemila animali che vanno accuditi tutti i giorni. La situazione del mondo dello spettacolo viaggiante non più florida da anni è diventata drammatica con la pandemia a causa dell’impossibilità a lavorare, con la perdita di ogni tipo di introiti ma con la necessità di continuare a sostenere gran parte delle ordinarie spese di gestione, comprese quelle per gli animali che solo per il mangiare costano oltre 2,7 milioni di euro all’anno. Portare cibo agli animali del circo – precisa la Coldiretti – significa aiutare le famiglie di artisti circensi che con quegli stessi animali vivono e lavorano grazie a spettacoli che ogni anno divertono e fanno passare momenti di serenità a oltre un milione di persone tra grandi e bambini.
