COVID. COLDIRETTI VENETO AUMENTANO LE FATTORIE SOLIDALI
PER STRESS, ANSIA E SINDROME DA PANDEMIA NUOVE STRUTTURE AGRICOLE CON PET THERAPY E SCUDERIE SOCIALI
21 dicembre 2020 - Stress, ansia, senso di incertezza, sindrome da isolamento sono diverse le patologie con cui il sistema socio sanitario dovrà confrontarsi anche nei prossimi mesi. A causa della pandemia – spiega Coldiretti Veneto – sono aumentati i casi di disagio sociale. In soccorso arrivano gli imprenditori agricoli delle fattorie solidali che in questo periodo, dopo aver frequentato il corso di formazione, hanno maturato progetti per l’inserimento in agricoltura, assistenza e cura delle persone più fragili. Tra le fasce deboli si possono distinguere malati psichici, diversamente abili, emarginati, carcerati ora con il Covid19 l’incremento dei nuovi profili più vulnerabili è una realtà. Gli imprenditori agricoli che hanno frequentato il corso per abilitazione ad operatori sociali hanno letto le nuove dinamiche espresse dalla società mettendo in campo progetti per l’integrazione ad ampio raggio d’azione. Gli allievi che oggi hanno sostenuto on line il colloquio finale alla presenza del funzionario della Regione del Veneto Jacopo Testoni insieme alla coordinatrice di Coldiretti Verona Stefania Barana hanno illustrato le loro idee creative: dalla vendemmia dei senior delle case di riposo nei vigneti della tenuta alla gestione del parco comunale affidata ai portatori di handicap, dai carcerati orticoltori alla pet therapy con gli animali di corte fino allo rapporto interattivo con i cavalli. “Il successo delle adesioni agli interventi di formazione – commenta Daniele Salvagno presidente regionale di Coldiretti – è la conferma dell’accoglienza e ospitalità della famiglia contadina, caratteristiche insite nel dna della tradizione rurale. Il settore agricolo non produce solo cibo per la comunità, si occupa anche di servizi per dare dignità alle persone svantaggiate. In tutto questo non c’è solo un valore intrinseco ma un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, della sicurezza alimentare e qualità della vita. Il Veneto – spiega Coldiretti - ha legiferato riconoscendo, come prima regione d’Italia, la valenza delle imprese agricole che aprono le proprie porte a percorsi educativi e riabilitativi per anziani, detenuti, malati psichici, etc inserendole tra le realtà autorizzate ed accreditate nella rete del welfare pubblico privato in grado di offrire risposte nelle situazioni di bisogno. Dal 2015 ad oggi 345 operatori del mondo agricolo si sono formati per avviare nella propria azienda anche attività di solidarietà sociale: dai micronidi agli ospizi di campagna, dalla scuderia sociale al pronto intervento anti bullismo sono molteplici le attività assistenziali per il benessere personale.