3 marzo 2015 - “La bellezza appesa ad un filo di seta” è il titolo del convegno organizzato da Donne Impresa di Coldiretti per rilanciare la bachicoltura in Veneto. L’appuntamento è previsto per Venerdi 6 marzo prossimo alle ore 15.00 nell’ex Filanda Motta di Campocroce di Mogliano Veneto in provincia di Treviso. Le imprenditrici di Coldiretti tornano dunque ad occuparsi di antichi mestieri, di paesaggio rurale, del business della tradizione, toccando le corde della solidarietà. Tutti aspetti che sono la sintesi dell’impegno dell’associazione femminile che rappresenta il 30% delle quasi 80mila imprese iscritte a Coldiretti. Sull’obiettivo Donne Impresa hanno coinvolto istituzioni regionali, le scuole del territorio e le altre organizzazioni di categoria. Ritornare a parlare di allevamento di bachi per la produzione di seta veneta significa riattivare un intero sistema che parte dal primario e congiunge l’abilità dell’ artigiano, l’industria tessile del ‘made in italy’, la commercializzazione di prodotti ‘doc’ che abbinano arte e tutela ambientale. Su questo ultimo punto parte la prima riflessione delle agricoltori di Coldiretti: “Non è un caso se i bachi son tornati a filare dopo mezzo secolo – spiega la responsabile Franca Castellani. - Sicuramente l’equilibrio naturale è stato ripristinato dopo un lungo black out – continua - Salvati i cavalieri da una possibile estinzione ora è anche il momento di pensare a risparmiare da un destino simile i gelsi. La pianta che da le foglie alimento principe delle nobili larve è stata sull’orlo dell’ oblio e ora potrebbe tornare in auge con impianti sovvenzionati da finanziamenti europei che sostengono la forestazione o la biodiversità. La strategia va studiata con una rete di persone di buona volontà – insiste Franca Castellani - non serve certo un premio Nobel dell’economia, basta essere capaci di vedere più in là del proprio naso. Intanto noi ci proviamo riunendo al tavolo dei relatori una rete già esistente formata da una ricercatrice del Cra di Padova Silvia Cappellozza, da un docente di diritto che ha redatto anche la legge urbanistica Bruno Barel, dal titolare di un’azienda orafa Giampietro Zonta, dalla presidente di una cooperativa sociale Tiziana Martire, dalla prima firmataria della proposta di modifica costituzionale per riconoscere la bellezza in Costituzione Serena Pellegrino. La politica regionale ci viene incontro con il sostegno del Consiglio del Veneto guidato da Clodovaldo Ruffato. Insieme a tante altre testimonianze coordinate dalla scrittrice Laura Simeoni racchiuderemo questi saperi in un libro che grazie al sostegno di FriulAdria Credit Agricole sarà diffuso nelle biblioteche e negli istituti scolastici affinchè le nuove generazioni possano farsi affascinare da una storia senza tempo dal grande contenuto identitario”.
3 Marzo 2015
LE DONNE DI COLDIRETTI PRESENTANO LA NUOVA MANIFATTURA CULTURALE DEL VENETO