15 dicembre 2014 - Lieve flessione sull’affluenza alle urne ma sempre alto l’interesse sulla sicurezza idraulica che non è più solo una questione agricola. E’ il commento di Coldiretti Veneto all’indomani delle elezioni per il rinnovo dei consorzi di bonifica che ha visto tra i candidati molti agricoltori, cittadini e imprenditori di altri settori. Tema quello della gestione dell’acqua sentito maggiormente a causa delle anomalie climatiche. Nell’ultimo biennio si parla di eccesso idrico, mentre il 2012 si ricorda una stagione siccitosa. Tali fenomeni hanno responsabilizzato gli operatori agricoli, dal lato del risparmio irriguo, ma anche chi vive nelle città, o lavora nei laboratori, anche presso attività turistiche commerciali che hanno interesse a veder i propri beni e mestieri tutelati. Ottimo risultato per la lista Coldiretti Campagna Amica che con 119 eletti su 200 incassa la maggioranza in 8 consorzi su 10. “Rispetto alle opere da portare a termine i consorzi di bonifica hanno di fronte un periodo molto impegnativo – commenta Coldiretti -  infatti i noti problemi della finanza pubblica fanno sì che gli enti debbano indebitarsi per concludere le infrastrutture di loro competenza”.  La soluzione per Coldiretti c’è: basta svincolare dal patto di stabilità tutto quanto afferisce alla sicurezza idraulica, liberando risorse già destinate che, però, non possono essere spese. Nella grande programmazione della Regione Veneto rientra la realizzazione dei bacini di laminazioni affidata proprio ai consorzi di bonifica, ma non va dimenticato il fatto che la manutenzione ordinaria è costantemente assicurata e sostenuta direttamente dai consorziati con più di 100 milioni di euro l’anno.