19 febbraio 2013 - Ottocento imprenditori di Coldiretti Veneto hanno partecipato a Verona in Fiera all’incontro con il ministro dell’Agricoltura, Mario Catania.
Il dibattito ha messo in evidenza le problematiche dell’agricoltura italiana ed europea. Il ministro è stato introdotto dagli interventi del presidente regionale Giorgio Piazza del direttore regionale Enzo Pagliano. Presenti anche i presidenti provinciali Mauro Giuriolo di Rovigo, Claudio Valente di Verona, Martino Cerantola di Vicenza e Federico Miotto di Padova. L'incontro si e' aperto con l'annuncio di un nuovo restyling dei voucher per renderli piu’ appetibili in agricoltura dove migliaia di studenti e pensionati potranno così trovare piu’ facilmente una occasione di lavoro per integrare il proprio reddito. La circolare del ministero del lavoro ha rivisto alcuni aspetti importanti dei buoni con cui vengono remunerate le prestazioni lavorative accessorie.
Conseguentemente Catania ha evidenziato che l'Italia "deve impostare una concreta politica nazionale, usando meglio i fondi europei che spettano all’Italia per lo sviluppo rurale". Con l'auspicio che "nel nuovo PSR vi sia un grande piano nazionale per promuovere la garanzia del reddito alle imprese, attraverso formule assicurative che vedono l’impiego di risorse pubbliche". E ha ricordato il provvedimento di questo Governo, "che ha precluso la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui terreni coltivabili", evidenziando come " in futuro anche gli impianti di biogas dovranno essere alimentati non più con il mais, bensì con sottoprodotti".
Catania, incalzato da Coldiretti, ha confermato la sua posizione contraria alla coltivazione di prodotti transgenici.
"Personalmente non ritengo che al sistema economico agroalimentare italiano giovino gli OGM, tutt'altro - ha rincarato Catania -. I consumatori non li percepiscono positivamente. Detto questo, se si volesse arrivare all'introduzione in Italia, è necessario che ci sia un quadro giuridico di garanzia per chi gli Ogm non li fa e vuole continuare a fare agricoltura tradizionale o biologica''.
Dalla platea la richiesta di porre la massima attenzione politica a temi urgenti come le aflatossine che impongono una riflessione futura sul piano irriguo nazionale e la questione sempre attuale - nonostante più di ventanni di gestione - della Direttiva Nitrati che ha evidenziato la capacita' delle aziende di trasformare i vincoli in opportunita' imprenditoriali virtuose, mentre altrettanto non e' stato fatto per la rimappatura delle aree considerate vulnerabili. In prospettiva Coldiretti ha chiesto la definizione di un provvedimento per l' agricoltura sociale ovvero quel ramo del welfare dove il settore puo' inseriresi con agriasili, ospizi di campagna, orti sociali, terzo settore. 'Un'agricoltura che contribuisce ad attrarre e trattenere i giovani e' un segno positivo, al ricambio generazionale si devono associare competitivita' e innovazione, per questo il ministro ha rimarcato la "necessità di un credito specializzato per l’agroalimentare".
19 Febbraio 2013
A Verona ottocento dirigenti di Coldiretti Veneto dialogano con il ministro Catania.