DAL VENETO IL PRIMO "NO"
Piazza (Coldiretti):"Nessun compromesso. Non consegneremo le nostre imprese a logiche che tolgono identità e libertà".
9 dicembre 2010 - Una barriera percorre tutta l’Italia, quella degli assessori regionali all’agricoltura che si oppongono ad un piano che apra il benché minimo spiraglio all’introduzione nel nostro Paese di Organismi Geneticamente Modificati.
La stessa posizione dello scorso settembre è stata riconfermata anche oggi in occasione dell’incontro tecnico organizzato al Ministero dell’Agricoltura con una dichiarazione unanime da parte di tutti i rappresentanti che respingono la praticabilità della coesistenza e proclamano la sovranità delle Regioni come unico strumento per mantenere libero dagli ogm tutto il territorio italiano.
"Una vera muraglia il cui primo pilastro è in Veneto" – commenta Giorgio Piazza presidente di Coldiretti riferendosi alla posizione assunta da Franco Manzato al tavolo ministeriale durante il quale sono state esaminate le linee guida proposte da Giancarlo Galan.
"Non scenderemo a nessun compromesso – spiega Piazza – in gioco c’è il rispetto del lavoro dei nostri agricoltori. Qualsiasi apertura è segno di irresponsabilità verso la qualità e la tipicità dei prodotti coltivati nelle nostre campagne. Non consegneremo le nostre imprese a nessuna logica che tolga identità e libertà all’agricoltura italiana".