Chicchi padani per l’unica pasta italiana completamente rintracciabile
23 dicembre 2010 – Con 24 mila tonnellate di grano duro pronto a diventare pasta al 100% tutta italiana, il pastificio "Jolly Sgambaro" di Castello di Godego in provincia di Treviso si prepara a chiudere un anno, dal punto di vista della qualità agroalimentare, eccezionale.
Leader nella produzione a chilometro zero (il 90% dei chicchi è coltivato in 5mila ettari della Pianura Padana), il molino guidato da Pierantonio Sgambaro è anche famoso per la lavorazione del kamut (antenato del moderno cereale) con il quale l’azienda realizza la linea dedicata appositamente ai consumatori "salutistici".
Punta d’eccellenza sono ancora i "bigoi nobili" trafilati in bronzo e conosciuti a livello mondiale che la maggior parte dei veneti apprezzerà in occasione della vigilia del Santo Natale nella combinazione perfetta con la salsa di sarde.
Semplice tradizione che il molino Sgambaro ha mantenuto garantendone la rintracciabilità perchè è proprio la materia prima il fondamento della qualità del prodotto finale. "Insieme ai produttori scegliamo le migliori tipologie di sementi, che loro piantano e conservano nei depositi per nostro conto- afferma Pierantonio Sgambaro - siamo i primi in Italia a poter certificare ogni pacco di pasta sin dall’origine". Da un anno a questa parte, grazie all’accordo di filiera siglato dall’azienda e i produttori del Veneto orientale e dell’Emilia, un quarto del grano duro utilizzato dal pastificio è frutto della consolidata alleanza con gli agricoltori e cooperative veneto-emiliane.
La disponibilità di grano duro a "Km zero" crea un forte rapporto con il territorio – conclude Pierantonio - incide profondamente e in positivo sulle problematiche ambientali e sui costi dei trasporti, visto che non c’è più necessità di grandi spostamenti di merci.